Le criticità del sistema del trasporto pubblico locale in Basilicata
“Le recenti vicende che sono emerse dalla stampa locale e che interessano le aziende del TPL dell’intera regione Basilicata, evidenziano che il settore trasporti sta vivendo una fase complessa per ragioni diverse. Si sono intrecciate, nell’arco degli ultimi anni, alcune questioni che hanno portato instabilità dell’intero comparto”. E’ quanto afferma in una nota il Segretario Provinciale della Cisal di Matera Luigi D’Amico, il quale ribadisce che le recenti vicende che sono emerse dalla stampa locale e che interessano le aziende del TPL dell’intera regione Basilicata, evidenziano che il settore sta vivendo una fase complessa per ragioni diverse. La prima questione che ha gravato l’intero comparto è una questione meramente finanziaria. Da alcuni anni, infatti, gli enti committenti hanno più volte violato le regole contrattuali per quanto concerne il pagamento delle spettanze dovute alle imprese, determinandone un indebolimento finanziario e, conseguentemente, un deficit di competitività sul mercato, con conseguenze sociali ed economiche che pesano sulle spalle dei lavoratori. Ciò implica, continua D’Amico, che gli enti pubblici facciano una adeguata programmazione finanziaria, scongiurando il ripercuotersi di inefficienze sulle imprese, ricorrendo a tutti gli strumenti che la legge mette in campo. Tale programmazione risulta ancor più necessaria per l’anno 2017, al fine di scongiurare quanto accaduto negli anni 2015 e 2016 anche a danno degli stessi lavoratori del settore. La seconda questione che occorre segnalare riguarda la futura programmazione del TPL in relazione alle prossime gare che andranno a definire il nuovo quadro 2017-2025. La Regione Basilicata ha già predisposto il Piano regionale dei trasporti nel quale sono stati definiti diversi bacini d’ambito rispetto ai quali pianificare i servizi da garantire alla comunità locale e l’elemento fondamentale che gli enti pubblici devono considerare è proprio la natura concorrenziale che il settore ha assunto oggi. Infatti, il cambiamento delle normative ha avuto come ratio quella di cessare il regime di monopolio che caratterizzava il settore e avviare le imprese concessionarie all’apertura del mercato, al fine di migliorare l’efficienza del servizio. La concentrazione dell’azione economica in capo ad un unico soggetto, notoriamente non determina un miglior servizio per gli utenti sia in termini di qualità sia in termini di prezzo, poiché l’assenza di competitors di fatto rende l’impresa monopolista disattenta a politiche di efficienza e di qualità. La transizione dal regime delle concessioni al regime concorrenziale non può dirsi terminata a tutti gli effetti poiché ancora troppi sono stati gli esempi di operatori che hanno agito in condizioni di eccessiva concentrazione. Nella regione Basilicata la transizione si è realizzata affidando al Consorzio COTRAB, in cui sono confluite le imprese ex concessionarie, l’espletamento del contratto di servizio dell’intero territorio regionale.
Il Segretario della Cisal D’Amico punta il dito sul fatto che questo modello ha mostrato, negli anni, tutte le sue numerosissime lacune soprattutto in relazione alla mancata applicazione dei nuovi orientamenti normativi circa la tutela della concorrenza e dell’efficientismo. La modalità consortile ha, di fatto, ridotto il numero di interlocutori degli enti pubblici presenti sul mercato rispetto al regime delle concessioni, contravvenendo sostanzialmente alla ratio della nuova norma. In un recente parere, n. AS1214, l’AGCM, l’Autorità di Garanzia per la Concorrenza nel Mercato, ha precisato che “la previsione di lotti molto ampi (ed a fortiori di un lotto unico) non garantisce alcun miglioramento in termini di superiore efficienza e di ottimizzazione dei processi produttivi mentre, per converso, costituisce una rilevante barriera all’accesso in quanto limita fortemente la platea dei soggetti in possesso dei requisiti per la partecipazione alle gare per il trasporto pubblico locale”. Pertanto, conclude D’Amico, si rende opportuno che, nell’ottica degli orientamenti della nuova norma, la Regione Basilicata confermi l’impostazione adottata dagli organi preposti attraverso il nuovo Piano regionale dei Trasporti e definisca un modello di gara pubblica che consenta di garantire la presenza sul mercato di soggetti diversi scongiurando concentrazione del potere contrattuale in mano ad un unico soggetto.