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Le patologie dell’esofago ed il ruolo del sistema “De Bellis”

Il ruolo del “sistema De Bellis” in cui tutte le componenti dell’istituto, con la gestione multidisciplinare e la sinergia ricerca-assistenza, si impegnano a garantire ai pazienti un supporto importante. E’ quanto emerso dalla due giorni organizzata dall’Irccs pugliese specializzato in gastroenterologia e dedicata alle patologie dell’esofago, sia benigne che maligne. Patologie di nicchia ma in crescita e dal grande impatto dal punto di vista patologico che vedono l’istituto di Castellana Grotte al primo posto in Puglia per il trattamento chirurgico dei tumori dell’esofago sia in laparoscopia che con la robotica.
I massimi esperti nazionali e regionali del settore si sono confrontati sui vari aspetti: dalla malattia da reflusso, molto diffusa nella popolazione, sino alle lesioni precancerose – esofago di Barret – che possono evolvere verso la patologia maligna da affrontare anche con nuove frontiere di terapia
oncologica in grado di migliorare la prognosi e la qualità della vita. Nel 2024 su circa 7.500 gastroscopie effettuate al “De Bellis” sono stati scoperti una ottantina di casi di lesioni precancerose. Un focus, insomma, su tutte le novità su un organo a volte trascurato nell’ambito delle manifestazioni scientifiche per guardare ai futuri sviluppi sia in tema di diagnosi che di terapie di queste patologie. In particolare l’esofagite eosinofila, una patologia benigna ma invalidante, che si sta verificando sempre più frequentemente nella popolazione, anche di giovane età, che vede il “De Bellis” impegnato nelle novità in termini di fisiopatologia e terapie innovative. Anche la patologia motoria ha potuto godere negli ultimi anni di un approccio terapeutico endoscopico mininvasivo che ha ridotto la sfera di azione da parte del chirurgo.

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