CulturaPoliticaPugliaPuglia

Le rassicurazioni del sindaco Emiliano sui finanziamenti alle scuole dell’infanzia

studenti bariIl sindaco di Bari Emiliano ha incontrato pochi giorni fa le scuole dell’infanzia paritarie baresi, rassicurandole in merito ai finanziamenti che queste riceveranno. Possono stare tranquille quindi le scuole private, ancora una volta supportate appieno dal sindaco, cosa che non accade invece per il settore pubblico.

La scuola pubblica oggi è in condizioni sempre più precarie, e non bastano le misure tampone (come quelle contenute nel provvedimento del 9 settembre) a risanarla dai danni che anni di tagli hanno provocato: dove sono i fondi per l’edilizia scolastica? Dove le agevolazioni per i trasporti?

La scuola pubblica è e continua ad essere considerata come uno spreco, e si continua ad ingnorare la necessità di avviare un dibattito serio su formazione pubblica, istruzione e ricerca.

Le scuole private, però, continuano a prosperare: agevolate costantemente, rivendicano la loro centralità rispetto al sistema pubblico e certamente non vengono ostacolate in questa convinzione.

Le scuole private sono e rimarranno scuole per una limitata fetta di popolazione, dove gli insegnanti vivono la precarietà e il ricatto il maniera estrema sulla propria pelle e l’istruzione è in ogni caso subordinata agli interessi di qualcuno.

Quindi ci chiediamo: invece di continuare a finanziare queste scuole, non si potrebbe smettere di ingnorare la condizione in cui versa la scuola pubblica e operare per risolverla?

Noi studenti e studentesse della Rete della Conoscenza Bari siamo fermamente convinti che, a maggior ragione in tempo di crisi, non si possa continuare in questa direzione, ma che le risorse disponibili vadano impiegate per finanziare il diritto allo studio, per rendere la scuola pubblica davvero tale.

A Bari il comodato d’uso sui libri di testo è un esempio lampante di impegno concreto sul tema: perché non investire in questa misura, piuttosto che altrove?

Riteniamo che non ci sia davvero più tempo: invece che rassicurare le paritarie, sarebbe l’ora di mettere tutte le scuole pubbliche nella condizione di ricominciare l’anno in strutture meno fatiscenti e potendo assicurare a tutte le studentesse e gli studenti la possibilità di acquistare libri, abbonamenti, rendendo il diritto allo studio qualcosa di reale e concreto.

Rete della Conoscenza Bari

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *