Le ‘speranze’ del consigliere Mollica al prossimo Consiglio Regionale
Dopo il rinvio delle scorse settimane e la copiosa nevicata che contribuisce a connotare in modo fiabesco il paesaggio lucano, si riunisce il Consiglio Regionale permeato da un atmosfera sicuramente diversa, potremmo definirla di attesa per quanto il Presidente De Filippo esporrà, sia in termini di relazione programmatica che, soprattutto, di analisi politica che ha generato il rimpasto. Un rimpasto che si caratterizza essenzialmente per la giubilazione di Restaino , la strana defenestrazione di Rosa Gentile ,considerando il lavoro svolto e, per il malpancismo diffuso in tutti i partiti minori . Partiti minori che ,ignari delle decisioni già assunte, si attardavano, sprecando energie, a tessere strategie di contrasto sull’ ipotesi, anche se del tutto figurativa, di allargamento della maggioranza, riunendosi come carbonari nei ristoranti della città, senza accorgersi di essere (di fatto) strumentalizzati dall’esperto politico di turno che, indirizzato ad arte, distraeva in cambio del mantenimento delle proprie rendite di posizione in giunta.
Amaro risveglio per quest’ultimi ed un vero successo politico complessivo, non c’è che dire!
L’abilità politica del Presidente, poi, nel far passare un problema che è tutto interno al PD facendolo assurgere a crisi di sistema, con la semplice sostituzione di due assessori e con il dato preoccupante della rotazione delle deleghe, risulta davvero sconcertante.
Per gli assessori la rotazione equivale a promozione o a bocciatura? E, nel caso di bocciatura per aver toppato nella risoluzione delle problematiche di cui si sono occupati, dobbiamo temere per quello che faranno in altri settori?
Del resto l’ipotesi che si profilava, del processo politico di allargamento della maggioranza ha di fatto generato la perdita di pezzi per strada, creando le condizioni per un pericoloso arretramento che rischia di far intraprendere il cammino del gambero e di minare la crescita della regione che, indubitabilmente , è in sofferenza.
In tutto questo campeggia ed aleggia un ectoplasma politico , identificabile con un Terzo Polo a cui hanno tarpato le ali, in quella che doveva essere “la bottega dell’orafo”,quale elemento attrattore e catalizzatore e disperso, ahimè, per interessi di bottega proteso com’è dal miraggio di far apparire oro ciò che oro non è. Eppure risulta alquanto lapalissiano , a meno che è proprio questo che si teme, che l’apporto di ciascuno dei soggetti coinvolti rappresentava e rappresenta il valore vero di un processo di crescita e di sicura prospettiva ,in cui ogni partecipante viene ad essere valorizzato per quello che è e non per quello che vuol sembrare o, peggio ancora, per gli orpelli che adornano la sua figura.
Nonostante ciò, voglio essere positivo e propositivo auspicando, per il bene della comunità regionale, che ciò che è accaduto preluda ad un profondo, serio ed attento processo di rilancio a partire dall’agire politico che deve essere teso esclusivamente alla crescita socio-economica della nostra popolazione altrimenti dovremo ,ancora una volta, registrare un pericoloso fallimento che potrà trovare soddisfazione solo con una insurrezione popolare che taciterà definitivamente i “desiderata” di chicchessia.
Francesco Mollica – Consigliere Regionale MpA