Lecce, detenuto si taglia le vene all’interno del Tribunale
Un detenuto in attesa della sentenza del processo di secondo grado in cui era imputato, si é tagliato le vene con una lametta da barba, mentre si trovava nei sotterranei del Palazzo di Giustizia di Lecce. Si tratta di un 37enne di Trepuzzi accusato di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga. Soccorso dagli agenti della polizia penitenziaria é stato condotto al pronto soccorso dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce dove i sanitari gli hanno riscontrato tagli non superficiali ad entrambi i polsi che l’uomo si é rifiutato di farsi suturare. Dopo essere stato sottoposto anche ad una vista psichiatrica che ha escluso il ricorso ad un Tso, é stato dimesso. L’uomo, condannato a 17 anni di reclusione, stava scontando la pena agli arresti domiciliari per le sue condizioni di salute ritenute incompatibili col regime carcerario. Dalla fine dello scorso marzo, però, era ritornato in carcere perché ritenuto pericoloso nei confronti dei famigliari.