CronacaPuglia

Lecce, il grattino scaduto si pagherà con l’avviso bonario

L’avviso bonario per il grattino della sosta auto si potrà pagare solo col bollettino postale. E’ la novità emersa dal consiglio comunale a Lecce. Se la maggioranza a Palazzo Carafa dovesse dare il via libera in consiglio, tutto sarà effettivo. Una modalità che non piace al Partito democratico, convinto che ci siano strade più agevoli da percorrere, anziché costringere il cittadino all’ennesimo esborso monetario.

Se ne è discusso oggi in commissione Traffico, alla presenza del dirigente responsabile del settore, Sergio Aversa. Teoricamente il pagamento potrebbe avvenire tramite il circuito Lottomatica, recandosi presso gli uffici della polizia municipale o, come avviene ancora oggi, nella sede di Sgm, la società interamente partecipata dal Comune di Lecce che si occupa dei parcheggi in città. Ma questioni tecniche ne renderebbero impossibile l’attuazione.

“In questo modo – sottolinea Paola Povero, consigliere comunale del Pd – si mantiene impervia la strada per il pagamento. Le pagine dei giornali hanno spesso riportato, anche recentemente, le lamentele per i disservizi verificatisi negli uffici postali. Considerato il limitato tempo a disposizione per poter usufruire dell’agevolazione dell’avviso bonario, pensiamo che questo provvedimento non ponga il cittadino nelle migliori condizioni per usufruirne”. L’avviso bonario, per la cronaca, è quell’istituto grazie al quale il cittadino che è stato multato per aver prolungato la sosta oltre il tempo autorizzato, può pagare una sanzione ridotta entro un ristretto lasso di tempo.

Fu l’ex sindaco Adriana Poli Bortone, alla fine del suo secondo mandato, ad introdurre questo strumento di ‘patteggiamento’, nonostante si fosse in attesa di un parere della Corte dei conti sulla legittimità del provvedimento. Più volte, l’attuale amministrazione è sembrata sul punto di voler abbandonare la pista dell’avviso bonario, anche se il presidente della commissione, Walter Liaci, ha sempre fornito rassicurazioni. Il punto fondamentale è la legittimità giuridica dell’avviso bonario, rispetto alla quale esistono orientamenti diversi e nessun parere risolutivo. La Sgm, già da un anno, si è detta indisponibile a riscuotere somme in virtù di un provvedimento che ritiene di dubbia fondatezza.

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