Leggere la sociologia: L’amore al tempo del Covid
l sociologo polacco Bauman ha coniato l’espressione “amore liquido” per dire che nella società contemporanea si sono liquefatti, cioè indeboliti, i legami personali tra gli individui. “ Tutto scorre” si potrebbe dire con il filosofo greco Eraclito, per introdurre questa riflessione sulla relazione d’amore al tempo della pandemia. Gli esseri umani devono “imparare “ a fare a meno di certezze e abitudini, perché tutto muta incessantemente. Oggi viviamo più relazioni nell’arco di una vita forse perché siamo più liberi o solo più impauriti dalla solitudine? Certo la quarantena ci ha allontanati ancora di più perché i nostri legami sono rimasti sospesi su internet.
Libertà e sicurezza sono valori necessari ma il prezzo da pagare per una maggiore sicurezza è una minore libertà e il prezzo di una maggiore libertà è una minore sicurezza. Le persone cercano un equilibrio, quasi sempre invano. Abbiamo finito per trasformare i sentimenti in merci e perciò il mercato ha trovato nel nostro disperato bisogno d’amore, l’opportunità di enormi profitti. Ci lusinga con la promessa di poter avere tutto senza fatica : soddisfazione senza lavoro, guadagno senza sacrificio, risultati senza sforzo, conoscenza senza studio. L’amore richiede tempo ed energia, ma oggi ascoltare chi amiamo, dedicare il nostro tempo ad aiutare l’altro nelle difficoltà, andare incontro ai suoi bisogni e desideri più che ai nostri, è diventato superfluo. Comprare regali è più che sufficiente a ricompensare la nostra mancanza di compassione, amicizia e attenzione. Ma possiamo comprare tutto, non l’amore. Non troveremo l’amore in un negozio. Ecco che i “legami umani” in un mondo che consuma diventano un intralcio e vengono sostituiti dalle “connessioni”. Mentre i legami richiedono impegno, “connettere” e “disconnettere” è un gioco da bambini. Su Facebook si possono avere centinaia di amici con un semplice click, farsi degli amici offline è più complicato. Ciò che si guadagna in quantità si perde in qualità e ciò che si guadagna in facilità si perde in sicurezza. Il coronavirus ci ha cambiati, ci ha resi più egoisti ed egocentrici e inevitabilmente più soli tra la folla. Allora dobbiamo chiederci : la felicità deriva dalla capacità di superare giorno dopo giorno le difficoltà quotidiane? La risposta sta nelle nostre scelte e nella società in cui viviamo.
Antonella Minardi