Leggere la sociologia: Rivoluzione Green e Giustizia Sociale
Nel maggio del 2020 il sociologo e politologo britannico Anthony Giddens( 1938) rilascia un’intervista al giornalista E. Franceschini del quotidiano La Repubblica. Lo scienziato sociale si interroga sul futuro del mondo all’indomani della riapertura delle attività sociali e produttive dopo il lockdown per la pandemia Covid-19. Professore, come sarà il futuro del mondo dopo la pandemia?
“ E’ difficile fare previsioni sul futuro perché non c’è mai stata una crisi come questa, che paralizza il mondo intero e viene condivisa da tutti attraverso il web. Mi permetto di coniare un neologismo per definirla: digi-demia, prima pandemia digitale della storia. Circolano profezie di ogni genere, da un mondo migliore a uno peggiore, da uno più generoso a uno più avido e conflittuale. Ma nessuno sa con certezza cosa ci riserva il futuro perché siamo di fronte a una sfida totalmente nuova, nel male, un virus che si diffonde in un mondo ad alta mobilità sociale, e nel bene, perché non abbiamo mai avuto un mezzo come internet per condividere quello che ci sta accadendo, pur restando chiusi per mesi nelle nostre case.” E in Europa? “La pandemia può rivitalizzare la Ue o distruggerla. Serve una risposta unitaria. Per affrontare i problemi occorre una rivoluzione verde e lotta alle disuguaglianze. ”Ma lei è ottimista o pessimista sul mondo dopo il Covid?“ Preferisco dire che viviamo in un mondo a grande opportunità e a grande rischio. I prossimi 20-30 anni potremmo sviluppare forme di super-intelligenza ma anche mettere in moto l’estinzione della nostra specie.” Quest’ultima possibilità non è eccessivamente pessimista?“ Temo di no. Una pandemia potrebbe ripresentarsi in forma più letale. Il cambiamento climatico continua a essere la minaccia numero uno e la proliferazione nucleare resta un pericolo per la sicurezza globale. La sovrappopolazione è un’altra incognita. I rischi sono enormi ma anche le opportunità.”
Antonella Minardi