Leggere l’antropologia: Il reality show è nato a Atene
Il “reality show” è nato nell’Atene del V sec. a.C., la patria della democrazia e la culla della cultura. La città sperimentò una formula teatrale che potremmo considerare come l’antenato nobile di uno spettacolo, molto meno nobile, che è appunto il moderno reality. Stiamo parlando di un capolavoro del teatro comico, Le Rane, presentato da Aristofane nel 405 a.C. Il clima politico era arroventato per uno scandalo e allora Aristofane, la star emergente della Commedia, pensò di “affondare” anche la Tragedia. In che cosa questa opera possa richiamare la struttura del moderno reality è presto detto. Innanzitutto il viaggio di Dioniso (il conduttore) che sulla barca di Caronte scende agli Inferi per riportarne Euripide, da poco defunto, anticipa il viaggio fatto dai concorrenti dei reality per recarsi nel luogo dello show, che è preferibilmente un’isola. E nell’Isola dei Famosi dell’Ade c’è, naturalmente, una gara: si svolge fra i due più famosi tragediografi dell’antichità, Eschilo ed Euripide. Fiato alle trombe e che vinca il migliore: i due concorrenti, dinanzi a tutti gli spettatori dell’Ade, dovranno rinfacciarsi le accuse più feroci, al fine di ottenere il premio, che consiste nel tanto agognato ritorno sulla Terra. E così Euripide accusa Eschilo di aver scritto delle tragedie lente da far addormentare il pubblico ed Eschilo ribatte accusando l’avversario di essere il creatore di personaggi poco raccomandabili. Ma alla fine Dioniso “nomina” Euripide e premia Eschilo per il comizio finale: ”La nostra città si è riempita di ciarlatani che ingannano il popolo e di ricchi che si lamentano di essere poveri”. Ma per noi posteri: l’arringa di Eschilo è riferibile solo al V sec. a.C. o non anche al giorno d’oggi, in cui, trionfa il reality?
Antonella Minardi