Leonardo Divisione Aerostrutture, ratificato a Grottaglie l’accordo per la messa in sicurezza del sito
Nella serata di ieri, nel corso degli annunciati incontri di sito, a Grottaglie la direzione aziendale di Leonardo SpA e le organizzazioni sindacali territoriali di Fim, Fiom e Uilm hanno ratificato l’accordo quadro del 18 gennaio 2022 per la messa in sicurezza e per il rilancio della Divisione Aerostrutture di Leonardo One Company. Nel corso dell’incontro è stata esaminata la richiesta aziendale di intervento della Cassa integrazione guadagni ordinaria (Cigo), a zero ore, per 13 settimane a far data dal 17 gennaio 2022, nei confronti di un numero massimo di 1049 lavoratori. Siglato, inoltre, il verbale per la gestione del vuoto lavoro, relativamente al periodo 1 gennaio 2022 – 16 gennaio 2022.
«Siamo soddisfatti per aver portato a casa un ottimo risultato – commenta il segretario generale della Fim Cisl, Roberto Benaglia – che guarda, non solo alla gestione della presente situazione emergenziale, ma anche al futuro. La Divisione del Gruppo Leonardo è stata pesantemente colpita dalla pandemia che ha causato il crollo del mercato del trasporto aereo civile. L’intesa del 18 gennaio 2022 definisce un accordo quadro, finalizzato al rilancio della Divisione Aerostrutture, attraverso un piano di investimenti da oltre 300 milioni che si svilupperà nell’arco degli anni 2022 -2025 oltre a dare nuovamente conferma della centralità della Divisione nel piano industriale di Leonardo One Company. Per noi – aggiunge Benaglia – si tratta un accordo partecipativo che permette di limitare nel 2022 l’impatto della crisi sui lavoratori ma soprattutto un accordo che dà un grande rilancio internazionale e strategico ai quattro siti del Sud Italia, compreso quello di Grottaglie».
Accordo salutato positivamente anche sul territorio ionico. Soddisfatto il segretario generale della Fim Cisl Taranto Brindisi, Michele Tamburrano, secondo cui «il risultato raggiunto è frutto di un sindacato che si muove non in termini populistici, ma che riesce a combinare le strategie dell’impresa con la tutela e la valorizzazione del lavoro». «Il tempo è galantuomo e come Fim Cisl – spiega ancora Tamburrano – sin dal primo momento abbiamo puntato sulla chiarezza ai lavoratori, spiegando quali fossero i punti di caduta della trattativa evitando, quindi, di spingerli verso qualsiasi forma di conflittualità, come suggerito da altri e che in alcuni momenti hanno rischiato di far saltare la trattativa. Abbiamo privilegiato il dialogo – conclude Tamburrano – e i fatti oggi ci danno ragione».