BasilicataPolitica

Lettera al direttore, on. Cataldo

Tribunale PisticciSTUDIO LEGALE On. avv. Nicola CATALDO 75015 PISTICCI (MT)

Via M. Pagano 11.23- tel e fax 0835.581423-581980

Egregio Direttore, vi invio commento della lettera del Presidente del Tribunale di Matera, dr. Attimonelli Petraglione, datata 26.09.2013 diretta al Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Matera.

Detta missiva parte dal presupposto che i problemi sorgono in seguito alla soppressione della sezione distaccata di Pisticci e quindi dall’onere di gestire un maggior numero di procedimenti. La lettera annota: “Di qui la necessità di ricavare altre aule” e richiama la riunione della Commissione di Manutenzione del 17.04.2013 per cui di fronte “alla concreta e soprattutto tempestiva opportunità di reperire fondi necessari” il Sindaco di Matera ha manifestato l’impossibilità della sua amministrazione a provvedere”.

La lettera precisa che la questione “incide direttamente sul corretto funzionamento del servizio giustizia “, e conclude chiedendo che si “tenga conto dell’urgenza di assicurare l’ordinaria attività giudiziaria che corrisponde ad un comune interesse “.

Trattasi dì affermazioni rilevanti, e che dimostrano ampiamente come provato e vero quanto assunto dalla Commissione di Manutenzione nel proprio parere favorevole alla utilizzazione per un quinquennio dei locali della Sezione Distaccata di Pisticci. Dimostrano, inoltre, che il giudizio del Consiglio Giudiziario che le proposizioni della Commissione di Manutenzione sono “inverosimili” era completamente infondato, e quindi al limite della calunnia a cui era stato spinto con le informazioni e gli scritti dei due avvocati esterni che avevano partecipato alla riunione del citato consiglio giudiziario. Trattasi di un fatto nuovo, rilevante al fine di indurre il Ministro della Giustizia, a completare l’istruttoria con l’acquisizione prima di tutto della lettera e l’eventuale audizione del dott. Attimonelli Petraglione. Infatti, i fascicoli provenienti da Pisticci giacciono ancora sparsi nei corridoi e non hanno trovato sistemazione. La lettera dimostra, inoltre, che si vuole consumare una ingiustizia grave ai danni del Comune di Pisticci, che ha già subito, come Ente, un danno notevole dall’aver realizzato un nuovo palazzo di giustizia con l’assenso del Ministro e la partecipazione diretta del Presidente del Tribunale di Matera a dirigere i lavori, a chiedere ed imporre modifiche secondo la finalità dell’opera. Ha subito danni perché lo stesso Presidente del Tribunale, assumendo un atteggiamento del tutto opposto a quello tenuto sino a quel momento, aveva attuato il trasferimento dei fascicoli in maniera abusiva e contra legem, tanto che il TAR di Basilicata con sentenza definitiva gli ha dato torto. Possiamo a tal proposito richiamare la giurisprudenza amministrativa in ordine al rapporto che si costituisce tra il privato (Comune) e l’Amministrazione che integra una ipotesi qualificata di “contratto sociale”, dal cui eventuale scorretto sviluppo deriva a carico dell’Amministrazione una responsabilità contrattuale ( TAR Liguria, I 13 maggio 2003 n. 627; TAR Campania sez. II 4 febbraio 2003 n. 98. in termini C. di Stato sez. V 08 luglio 2002 n. 3796 e TAR Puglia – Bari 17 maggio 2001 n. 1761 ). A tanto si aggiunga che il Comune è stato ampiamente danneggiato dalla mancata utilizzazione della struttura carceraria realizzata a Tinchi, secondo i più aggiornati criteri di edilizia penitenziaria, mentre il Capo dello Stato lancia inutilmente messaggi alle Camere per il recupero delle strutture carcerarie. Se dovesse andare avanti l’interpretazione scorretta del Consiglio Giudiziario e dei funzionari ministeriali per cui è il solo Presidente del Tribunale che può fare domanda, la comunità pisticcese subirà danni per contrazione del commercio, degli affari e dei consumi che saranno irreversibili. D’altra parie il Presidente del Tribunale ha comunque prodotto una istanza (che è valida per il principio di equipollenza degli atti amministrativi) che si aggiunge a quella del Comune anch’egli legittimato. Attendiamo fiduciosi che il Ministro di giustizia intervenga al lume dei fatti nuovi e per un provvedimento che renda giustizia a Pisticci non solo, ma anche all’ordinamento giuridico.

Pisticci, 25.10.2013

On. Avv. Nicola Cataldo

 

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