Lettera aperta all’assessore all’istruzione del comune di Potenza
ho letto, nei giorni scorsi i suoi interventi sulla stampa locale a proposito dell’ assemblea dei genitori dell’ I.C. D. SAVIO, che rappresento, a cui ha preso parte lo scorso 21 novembre.
Ritengo doveroso, per il ruolo di presidente del Consiglio di Istituto che rivesto, fare alcune precisazioni.
Mi permetta, in premessa, di partire dalle carenze strutturali della scuola. Come entrambi sappiamo, tale Istituto non è dotato di una propria palestra e quindi, per assicurare lo svolgimento della relativa attività curriculare, deve avvalersi di una struttura terza. Ogni anno, dunque, si ripropone il solito problema: fare una richiesta per avere a disposizione le palestre e il relativo servizio di trasporto.
TUTTO CIO’ E’ ASSURDO! Perché mai fare la solita trafila ogni anno se l’Amministrazione Comunale sa perfettamente, e da tempo, che tale necessità si presenta sistematicamente ogni inizio di anno scolastico?
L’anno scorso, poi, si è avuta una situazione ancora più paradossale: il Comune di Potenza, che ha promosso la creazione degli Istituti Comprensivi, ha addotto come scusante del mancato avvio dell’ attività motoria per la scuola elementare quella che era pervenuta solo la richiesta da parte della scuola media (senza, tuttavia, che fosse garantita almeno a questa l’ attività). Non bastava una sola richiesta, visto che le due scuole erano confluite nel medesimo Istituto Comprensivo? Come ricorderà, anche in quella occasione era stato invitato ad un’assemblea dei genitori in cui aveva dichiarato che non c’erano i fondi per pagare il servizio di trasporto (conservo l’ articolo pubblicato sulla stampa del 5 marzo 2013). Solo dopo alcune prese di posizioni “forti” da parte dei genitori del Consiglio di Istituto, aveva assicurato che entro otto giorni esso sarebbe stato disponibile. E in effetti così è stato. Senonché, resosi disponibile il servizio di trasporto, nel frattempo non era più disponibile una delle palestre messe a disposizione, quella della piscina di Montereale.
Non voglio entrare nel merito delle responsabilità dei singoli uffici comunali, l’ unico dato certo, però, è che alcune classi elementari non hanno comunque potuto svolgere, per tutto lo scorso anno scolastico, tale attività.
E veniamo a tempi più recenti.
Sui menzionati suoi interventi pubblicati il 4 dicembre u.s. lei dichiara, a proposito dell’assemblea che, cito testualmente, “è un attacco alla mia persona da parte di tre genitori, non di più. Gli altri erano anche imbarazzati per quanto stava accadendo”. Intanto i tre genitori che sono intervenuti fanno parte del Consiglio di Istituto e, dunque, quando parlavano lo facevano a nome dei genitori che rappresentano e che li avevano investiti delle problematiche all’ordine del giorno dell’incontro. L’imbarazzo, semmai, era dovuto al fatto che ancora una volta i genitori venivano a conoscenza che l’Amministrazione Comunale non aveva avviato il servizio per “mancanza di fondi”. Le assicuro che non si è trattato assolutamente di un attacco alla sua persona, non c’è alcun pregiudizio nei suoi confronti, ma piuttosto mancanza di fiducia verso un’amministrazione che non riesce a trovare, nel proprio bilancio, qualche migliaio di euro per consentire a oltre mille suoi piccoli “utenti” di fruire di un servizio che gli spetta per legge.
Non voglio, non vogliamo, fare polemiche sterili; ma perché attribuire responsabilità al fatto che la richiesta sia arrivata all’assessorato sbagliato quando quello che lei rappresenta è perfettamente a conoscenza che l’avvio dell’ attività motoria è un problema che il nostro Istituto avrà ogni anno? E che, pur trattandosi di problematiche che coinvolgono l’ assessorato allo Sport (per le palestre) e quello alla mobilità (per il servizio di scuolabus), fondamentalmente coinvolgono anche e maggiormente l’assessorato all’Istruzione (per quanto riguarda il diritto allo studio, di cui l’ attività motoria e parte integrante)?
Ribadisco, comunque, che non c’è alcuna intenzione di polemizzare con gli uffici comunali, il nostro interesse di rappresentanti è rivolto unicamente alla definitiva risoluzione del problema!
Certo, in conclusione, di interpretare la volontà dell’ intero Consiglio di Istituto, le esprimo la disponibilità, mia e degli altri membri dell’ organo scolastico, a incontrare l’ amministrazione comunale con tutti gli uffici coinvolti nel problema.
Non intendo discutere sull’ impegno che lei sta profondendo nella sua attività amministrativa, ma le garantisco che anche noi genitori facciamo lo stesso nel tentativo di assicurare ai nostri figli e ai loro compagni di Istituto una SCUOLA degna di questo nome.
La componente genitori del Consiglio d’Istituto
Antonio Laguardia (Presidente Consiglio d’Istituto)
Antonio Scopa
Antonio Brucoli
Arianna Bosso
Francesco Missanelli
Giuseppe Sabia
Pietro Bianchi
Serafino Rizzo