Lettera aperta di “Genitori Tarantini” al Sindaco di Taranto
Dottor Rinaldo Melucci,
le sue ultime dichiarazioni, in qualità di sindaco di Taranto, sembrano remare in altra direzione rispetto al recente passato. Ne prendiamo atto con favore, qualora non si tratti, ancora una volta, di esternazioni estemporanee che non poggiano su solide considerazioni reali.
Riteniamo, dunque, che lei sia in possesso di dati incontrovertibili di insopportabile gravità, talmente allarmanti da indurla a dichiarazioni di solito da lei stesso attribuite in passato a sciamani di turno.
Bene, crediamo sia giunto per lei il momento di riprendere in mano quella petizione firmata da migliaia di cittadini, che le consegnammo come promotori insieme all’associazione LiberiAmo Taranto ben 11 mesi fa (protocollata il 19 ottobre 2018) e che probabilmente giace in qualche cassetto della sua scrivania. A tal proposito, intendiamo stigmatizzare il comportamento del presidente della Commissione Ambiente, Mimmo Cotugno, che, dopo avere invitato i rappresentanti delle due associazioni promotrici ad assistere ad una riunione della commissione stessa, su richiesta di alcuni rappresentanti di minoranza, ci garantì un nostro intervento durante il successivo question time in Consiglio comunale, salvo rimangiarsi la promessa, rimettendo la decisione nelle mani della Conferenza dei capigruppo. La votazione, in quella occasione, andò contro ciò che ci era stato garantito.
Vogliamo giusto ricordare quali erano le richieste della nostra petizione, alla quale doveva rispondere entro 60 giorni:
1 – E’ il Sindaco in grado di garantirci che la salute dei cittadini di Taranto è tutelata?
2 – In caso di risposta negativa, si chiede al Sindaco che vengano adottati tutti i mezzi che la legge mette a sua disposizione per la tutela della salute pubblica, fino ad arrivare ad un’ordinanza di fermo degli impianti responsabili di tale minaccia.
Lei si scaglia giustamente contro quello che viene definito 13° decreto salva-ILVA, lamentando che, nel corso di questi ultimi 7 anni, neppure un passo sia stato fatto dai governi precedenti verso la formulazione di un decreto salva-Taranto. Fossero arrivate prima, queste parole avrebbero avuto un peso maggiore, secondo il nostro parere. Ma tant’è. La sua presa di posizione in difesa dei diritti fondamentali dei cittadini da lei amministrati, il suo ragionevole ripensamento riguardo i disattesi impegni da parte dell’attuale gestore dell’impianto, forse anche il suo cuore dovrebbero spingerla a firmare lei stesso una specie di decreto, in forma di ordinanza di fermo degli impianti. Una scelta doverosa e giusta; una strada che, se verrà da lei perseguita ad ogni costo, vedrà la nostra associazione al suo fianco, anche per eventuali richieste da porre al nuovo Governo nazionale in carica che, a suo e nostro dire, non una parola ha ancora detto sulla salute dei tarantini in relazione alla produzione inquinante garantita dalla firma del Presidente della Repubblica; in caso contrario, si troverà a dover smentire le sue stesse parole causando un ulteriore danno alla comunità tarantina. Un danno, sindaco Melucci, che ricadrà sulla sua coscienza, sul suo operato, sul suo stesso nome.
Associazione Genitori tarantini – Ets