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Lettera dei ‘Genitori tarantini’ a Mattarella

Onorevole Sergio Mattarella,
prima di assumere le funzioni di Presidente della Repubblica italiana, Lei ha prestato giuramento di fedeltà alla Repubblica e di osservanza alla Costituzione (art. 91 della Costituzione italiana). Giurando, si è fatto garante del libro delle leggi che regolano il nostro ordinamento.
Premesso ciò, Le chiediamo di spiegare la sua posizione su alcuni punti che lasciano quantomeno perplessi. Da ormai cinque anni, i vari Governi che si sono succeduti hanno sfornato in continuazione, come in una macabra competizione, decreti legge per assicurare la continuità della produzione ad un’industria definita di “importanza strategica per lo Stato”; un’industria, l’Ilva, che, dati scientifici alla mano è stato dimostrato più volte, avvelena il territorio e procura malattie nei tarantini fino, in innumerevoli casi, a condurre alla morte. Se un’industria che uccide viene definita “strategicamente importante”, per estensione dobbiamo pensare che le malattie e le morti indotte da tale industria siano altrettanto “strategicamente importanti”, lasciandoci l’amara constatazione che uno stato democratico, cieco davanti ai dettami della propria Costituzione, deliberatamente uccide i propri cittadini. Il pensiero va ad alcuni articoli della Costituzione italiana che ci sembra non siano stati rispettati.
Art. 2 (“La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo…”);
art. 9 (“… Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.”);
art. 32 (“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività…”) con particolare riferimento al  diritto a un ambiente salubre come premessa necessaria per rendere effettivo il diritto alla salute;
art. 41 (“… L’iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana…
”);
art. 54 (“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi.
I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.
”).
Presidente Mattarella, da oltre cinquanta anni Taranto vive uno “stato di calamità innaturale”, creato da uomini contro la natura e contro altri uomini, questi ultimi discriminati rispetto ad altri connazionali nel totale disprezzo della Costituzione.
Attualmente, come Lei saprà, una locale associazione di volontariato ha messo in vendita delle magliette che inneggiano all’amore dei tarantini per la propria terra. Il ricavato della vendita verrà interamente devoluto ai bambini del Reparto Pediatria Ospedaliera SS. Annunziata di Taranto. Onore a questi volontari, ma quando ci si affida così profondamente al volontariato, quando la vita di un bambino dipende dalla vendita di una maglietta, lo Stato non deve far altro che dichiarare il proprio fallimento.
Pretendiamo da Lei, nel rispetto della Costituzione, un richiamo al dovere di cui  ogni Governo deve farsi carico. Pretendiamo da tutti il rispetto dell’intera provincia tarantina, a partire dal Capo dello Stato fino al semplice cittadino.
Siamo pronti ad incontrarLa per portarLe direttamente le testimonianze dei tarantini e dei medici e i risultati dei vari studi epidemiologici che hanno interessato il nostro territorio.
In attesa di conoscere le Sue considerazioni, dovute ai cittadini che le chiedono, distintamente salutiamo.

Genitori tarantini

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