Lettera del candidato Mattia alla popolazione lucana alla vigilia delle elezioni regionali
Carissimi,
siate semplici.
Capisco la vostra indecisione. Comprendo le ragioni dell’incertezza che fermenta la vostra riflessione sul voto. Alcuni di voi cercano forse la coerenza tra la propria visione e quella delle liste in campo. Difficile trovarla, in una situazione frammentata e confusa, dove la politica paradossalmente sembra c’entrare nulla con queste elezioni. Saltati i vecchi schemi “ideali”, il panorama oggi ci offre un prodotto elettorale di scarsa qualità, dagli ingredienti ambigui e con etichette spesso incomprensibili. Un prodotto “imposto” ai cittadini, alla pari di un farmaco da banco, con metodi pubblicitari e propagandistici degni di un insulto all’intelligenza delle persone. Capisco. Capisco che non è facile decidere per chi ama la propria terra e aspira a una vita migliore per sé e per i suoi figli e per tutti i figli della Basilicata. Alcuni di voi non riescono a fidarsi degli uni e degli altri e cercano uno spiraglio di credibilità e di speranza che ancora non vedono. Comprendo. Non è facile in questa campagna elettorale dove a emergere non sono i programmi, le visioni, le proposte per una Basilicata migliore ma gli interessi di parte, la difesa dei privilegi, il ricatto parentale e occupazionale. Siamo circondati da una politica della banalità senza contenuti, piena di vuoto. Però, qualcosa si può fare, bisogna costruire. Se chiedessimo alle migliaia di giovani che abbandonano le nostre famiglie in cerca di un futuro altrove, loro ci direbbero che bisogna finirla con le raccomandazioni, con i concorsi truccati con l’impoverimento del territorio, con il sottosviluppo. E avrebbero ragione. Chiediamo ai disoccupati, ai tanti cittadini in cerca di occupazione, alle famiglie povere, ai bambini che devono sopportare condizioni di disagio e di sofferenza. Chiediamo a loro. Loro non voterebbero per chi li ha costretti in quelle condizioni. E se gli alberi e i fiumi e gli uccelli potessero parlare ci direbbero che sono stanchi di respirare aria di morte. Quella morte che è destino di tanti cittadini che si ammalano per causa dell’inquinamento. Chiediamo a chi ha subito prepotenze, abusi, umiliazioni dal ricatto della politica senza scrupoli. Da chi è stato ridotto in schiavitù e lavora dodici ore per pochi spiccioli. A chi entra in un ospedale con la paura di finire nella trappola dell’incompetenza e della superficialità. A chi aspetta un’ambulanza che non arriva. A chi deve percorrere decine e forse centinaia dichilometri per una dialisi o per un parto. A chi deve aspettare mesi e anni per una visita specialistica magari urgente. Chiediamo a loro, mettiamoci nei loro panni. E chiediamoci che fine abbia fatto quella Basilicata onesta, laboriosa, solidale che in questi decenni è stata costretta a soccombere alla fame di potere e di ricchezza di pochi a discapito di tutti i lucani. Riflettiamo. Scopriremmo che esiste un Movimento di cittadini, fatto di gente pulita, onesta, semplice. Che ha l’ambizione di disintossicare la Basilicata da quell’aria soffocante di malaffare e malapolitica. Scopriremmo che esistono una visione di futuro, un piano di sviluppo per l’occupazione e per contrastare la povertà. Un piano per riformare la sanità e liberarla dell’ingordigia dei politicanti. Scopriremmo che il M5S è l’unica e ultima speranza per riscattare i lucani e la Basilicata da decenni di disastri. Può finire l’incubo e finalmente iniziare un sogno che è già progetto. Ora o mai più. Siate semplici e in questa semplicità siate decisi. La Basilicata è nelle vostre buone mani. Ed io mi fido di voi. Un abbraccio affettuoso a tutti voi.
Antonio MATTIA Candidato presidente del M5S alla Regione Basilicata