Lettera dell’arcivescovo mons. Antonio Giuseppe Caiazzo sul prossimo Tempo di Avvento
Carissimi,
anche quest’anno ci prepariamo a celebrare il “tempo di Avvento” per vivere l’attesa della venuta di Gesù.
L’attesa è particolarmente diversa a causa di questo lungo e prolungato tempo di incertezza, di paura, di morte che la pandemia sta seminando nel mondo intero.
E’ l’attesa di chi sa che senza Dio, nonostante si rimanga immuni o si guarisca, l’esistenza perde senso, i rapporti umani si spezzano, le distinzioni si accentuano, il bene comune lascia il posto a forme di egoismo e personalismi che escludono gli altri.
Questo tempo di Avvento giunge in un momento in cui:
tutti possiamo respirare l’ossigeno di un nuovo messaggio intriso di purezza e novità che elimina ogni fatica: Dio con noi;
tutti possiamo ritrovare il gusto del sapore della vita, spesso disprezzata, non accolta, spezzata, denigrata, sfruttata e usata come merce di scambio;
tutti possiamo sentire il calore divino che ci offre la consapevolezza di poter tendere la mano senza paura di essere contagiati o di essere untori;
tutti possiamo sentire la forza della vita che rinvigorisce un corpo guarito, carne che si fa carne nella carne dell’umanità.
E’ l’Emmanuele (Mt 1,23), Parola che si è fatta “umanità” nel tempo e nella storia e che per sempre si ripropone come Parola di salvezza, Vita che trasmette vita, Via che fa incontrare ogni uomo e ogni donna in cammino verso l’altro. Questo tempo di Avvento ci condurrà a celebrare il Natale di Gesù! Probabilmente mancherà l’atmosfera di festa fatta di luci, di colori, di cenoni, di incontri familiari.
Come i pastori di Betlemme, nelle grotte delle nostre case, saremo irradiati dalla Luce di Dio che brilla nelle tenebre di questo tempo. Come loro anche noi siamo invitati dagli Angeli a vedere e gustare “questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere” (Lc 2,15)” del Dio Bambino che viene a dare forza, coraggio, aiuto, serenità in un presepe, uguale in ogni angolo della terra, dove i personaggi e paesaggi consueti sono sostituiti:
da camici bianchi di medici e infermieri bardati dalla testa ai piedi, da operatori sanitari e ambulanze, latori di speranza che cura e salva vite;
dalle forze dell’ordine e dai volontari attenti e presenti per le diverse necessità ed emergenze;
dalle case di riposo per anziani dolorosamente visitate dal virus e dalla morte;
dalle tantissime famiglie che improvvisamente hanno avvertito la presenza del Covid19 che, senza bussare, è entrato nelle loro case e li ha privati per sempre dei loro familiari;
dalle chiese sempre aperte per pregare, partecipare all’Eucaristia, accogliere quanti richiedono sostegno;
dai tanti esercenti che vivono l’attesa di riprendere il loro consueto lavoro.
Perdonatemi se ho mancato di citare ulteriori figure: ognuno ne aggiunga o entri e si senta parte di questo Presepe 2020!
In questo tempo di Avvento siamo sollecitati, come credenti, a riscoprire la bellezza della preghiera, a meditare la Parola di Dio, a fare gesti di solidarietà.
Ringrazio gli Uffici Diocesani, coordinati dall’Ufficio Catechistico della nostra Chiesa di Matera-Irsina, per le indicazioni e i sussidi che metteranno nelle nostre mani come aiuto concreto per vivere questo tempo e per celebrarlo con la solennità che merita, cogliendo il messaggio del Dio Bambino che viene per riaccendere il sorriso ad ogni uomo, asciugare ogni lacrima, aprire alla speranza.
“Prendi il largo e gettate le vostre reti”(Lc 5,4), è l’invito che ancora una volta Gesù fa ad ognuno di noi (stanchi, delusi, paurosi, arrabbiati, carichi di dolore) per tornare a godere dell’abbondanza di valori che ci hanno forgiati e formati.
Con questa speranza, che diventa certezza, mi faccio vostro compagno di viaggio ed entro nel Presepe di tutte le vostre case per condividere ogni attimo, ogni gioia, ogni dolore, mentre innalzo le mani al cielo e, con la l’aiuto di Maria, Vergine e Madre e di S. Giuseppe, invoco su tutti voi la benedizione di Dio che è Padre, Figlio e Spirito Santo.
Buon cammino d’Avvento in preparazione al Santo Natale e all’Anno Nuovo 2021
Don Pino