CronacaPoliticaPrimo_PianoPugliaPuglia

Lettera di “Genitori Tarantini” a Sindaco di Taranto e Presidente della Regione Puglia

Egr. Dott. Rinaldo Melucci Sindaco di Taranto,
Egr. Dott. Michele Emiliano, Presidente Regione Puglia,

Noi sottoscrittori di questa lettera ci rivolgiamo alle SS.LL., ciascuno nell’ambito delle proprie competenze, con riferimento alla sentenza del Consiglio di Stato che ha annullato l’ordinanza che imponeva il fermo degli impianti a caldo da parte del gestore del siderurgico.

A tal proposito facciamo notare che il CDS ha ritenuto la mancanza dei presupposti di necessità ed urgenza esclusivamente con riguardo alla motivazione dell’ordinanza e non della motivazione resa dal TAR di Lecce.

La motivazione del Consiglio di Stato si basa infatti su questa premessa (pag. 39 della sentenza) “Il punto di riferimento del presente giudizio è dunque costituito dal provvedimento impugnato, senza che la cognizione possa estendersi a vicende che esulano dalle motivazioni e dal dispositivo dell’ordinanza o dai relativi atti endoprocedimentali.”

Cosi facendo, in base a questa premessa, peraltro di dubbia fondatezza, le motivazioni del TAR di Lecce, ultronee rispetto a quanto risultante dal testo dell’ordinanza, non sono state tenute nella debita considerazione.

La gravità dei fatti accertati dal TAR di Lecce permangono. Per di più sono emerse altre evenienze che hanno aggravato la situazione presa in considerazione dal TAR di Lecce, quali la rilevata inadempienza alle prescrizioni AIA relative alla batteria 12 delle cokerie, nonché la VDS di recente resa da ARPA, ASL di Taranto e ARESS, che aggiorna le precedenti, rilevando come tuttora vi sia un rischio elevato per la salute e, sotto alcuni aspetti, maggiore rispetto a quanto riportato nelle precedenti valutazioni, tanto da venire definito come “inaccettabile”.

Alla luce di quanto sopra è pertanto doveroso avviare una nuova istruttoria che, tenute in considerazione le sopraggiunte novità, nonché quanto dedotto dal TAR di Lecce, potrà essere posta a base di una nuova ordinanza con la quale disporre la chiusura dell’area a caldo.

Tanto in coerenza da quanto dichiarato dopo la pronuncia del TAR di Lecce e cioè che “la bussola sarà la sentenza del TAR di Lecce” e che “Nulla sarà come prima” (Sindaco Melucci) e che “Nessuno blocchi gli effetti della sentenza del TAR di Lecce” (Presidente Emiliano).

Nello stesso tempo chiediamo di sollecitare la trattazione dei ricorsi proposti sia dal Comune di Taranto, sia dalla Regione Puglia, per l’annullamento del DPCM del 29 settembre 2017, già pendenti al TAR del Lazio, e di richiederne la SOSPENSIVA per la situazione di PERICOLO accertato anche dalla sentenza del Tar di Lecce che ha confermato l’ordinanza di chiusura area a caldo.”

Ricordiamo che quel famigerato DPCM 2017, con l’art. 14, primo comma, ha dichiarato estinte le precedenti diffide ISPRA che, secondo art. 29 decies del dlgs.152/2006 avrebbero portato al fermo degli impianti, nonché ha posto in essere procedure derogatorie al codice dell’ambiente in materia di controlli stabilendo all’art. 5, comma terzo, che l’unica sanzione per le inadempienze è l’espropriazione del gestore, cosa che oggi è peraltro difficile immaginare essendo lo stato partecipe del capitale sociale del nuovo gestore tramite la sua controllata INVITALIA. Tutto ciò causa la continuità produttiva del siderurgico di Taranto, in deroga a tutte le norme ambientali previste dal codice dell’Ambiente. Chiedere la SOSPENSIVA sarebbe un atto politico importante ed ottenerla significa fermare gli impianti che ancora oggi non sono a norma.

Chiediamo infine di dare mandato ai legali delle Amministrazioni dalle SS.LL. condotte affinché impugnino la sentenza del Consiglio di Stato dinanzi alle Sezioni Unite della Corte di Cassazione ai sensi dell’art. 111 della Costituzione, comma ottavo, per motivi attinenti alla giurisdizione.

In particolare ricorrono le condizioni per impugnare la decisione per tre ordini di motivi:

1) Il Consiglio di Stato ha invaso il campo del legislatore abrogando l’art. 63 del c.p.a. che consente al giudice amministrativo di istruire ex officio la causa, sconfinando dalla attività giurisdizionale .

2) Ha violato il principio secondo il quale l’attività di tutti gli organi degli Stati membri della Comunità Europea deve conformarsi al diritto comunitario. Ha infatti posto a base della sua decisione le norme in tema dei controlli previste dal codice dell’ambiente che invece risultano derogate dalla legislazione speciale di ILVA le quali sono in contrasto con le seguenti norme di diritto comunitario: di cui alla direttiva IED del 2010 e precisamente: con l’art. 8 e, in particolare con la norma di cui al punto c) secondo cui “ l’autorità competente imponga al gestore di adottare ogni misura complementare appropriata che l’autorità stessa ritenga necessaria per ripristinare la conformità; con il principio di cui al punto 42 del preambolo per cui “ È opportuno che gli Stati membri fissino norme relative alle sanzioni applicabili in caso di violazione delle disposizioni nazionali adottate conformemente alla presente direttiva e ne assicurino l’applicazione. Tali sanzioni dovrebbero essere effettive, proporzionate e dissuasive.”; con l’art. 23, comma quarto lettere a) e b): “La valutazione sistematica dei rischi ambientali è basata almeno sui criteri seguenti: a) gli impatti potenziali e reali delle installazioni interessate sulla salute umana e sull’ambiente tenendo conto dei livelli e dei tipi di emissioni, della sensibilità dell’ambiente locale e del rischio di incidenti; b) il livello di osservanza delle condizioni di autorizzazione”.

Confidando in un urgente e rinnovato impegno per la tutela dei diritti fondamentali, chiediamo alle SS.LL. un incontro urgente con una delegazione dei sottoscrittori della presente lettera per un confronto su quanto sopra esposto.

In attesa di gentile e rapido riscontro, porgiamo distinti saluti.

Lina Ambrogi Melle (Donne e Futuro per Taranto libera)

Massimo Castellana (Comitato cittadino per la Salute e l’Ambiente a Taranto)

Cinzia Zaninelli (Ass. Genitori tarantini)

Alessandro Marescotti (Ass. PeaceLink)

Angelo Fasanella (Comitato Art. 32-Diritto alla Salute)

Giuseppe Roberto (Comitato Quartiere Tamburi)

Maria Arpino (LiberiAmo Taranto)

Antonella Coronese (Lovely Taranto)

 

E i seguenti 155 liberi cittadini:

Adamo Carmen

     

Adamo Nika

     

Albano Emilia

     

Albano Loredana

     

Annicchiarico Sara

     

Antonaci Loredana

     

Antonucci Giancarlo

     

Antonucci Giulio

     

Arpino Patrizia

     

Ascione Speranza

     

Bari Nico

       

Basile Francesca

     

Basile Luca

     

Battista Doranna

     

Belmonte Ida

     

Bianchi Miria

     

Bianco Rosa

     

Calabretta Marco

     

Campese Edvige

     

Capano Anna

     

Capasso Aline

     

Capone Daniela

     

Cardone Antonella

     

Carducci Cinzia

     

Carpignano Mikela

     

Carrieri Gianfranco

     

Catapano Lucia

     

Cazzato Marisiana

     

Cellammare

Piera

     

Chirico Angela

     

Ciminelli Oliviero Livio

   

Colletta Maurizio

     

Coppola Giancarlo

     

D’Amato Rosalba

     

De Beatrice

     

De Benedittis Laura

     

De Leonardis Marica

   

De Palma Lucia

     

De Pasquale Flavia

     

De Pasquale Liana

     

Del Re Pietro

     

D’Ettorre Giuseppe

     

Di Parma Violetta

     

Dragone Antonio

     

Esposito Buonocore Francesca Liliana

 

Facilla Paola

     

Favale Rocco

     

Fedullo Alessandro

     

FerruzzoAnna

     

Forni Katia

     

Fortuna Giancarlo

     

Friolo Andrea

     

Friscira Matteo

     

Friscira Sara

     

Fuggetti Aldo

     

Gangemi Maria Letizia

   

Ghionna Stefania

     

Giancipoli Luigi

     

Grassi Annamaria

     

Greco Ciro

     

Greco Maria

     

Greco Medea

     

Greco Roberto

     

Grubissa Valter

     

Indino Rino

     

Intini Tommaso

     

La Gioia Patrizia

     

Lacatena Carlo

     

Lafratta Maria

     

Laneve Maria

     

Lanza Imma

     

Lanzillotta Nicola

     

Latanza Daniela

     

Laterza Ilaria

     

Laudini Giorgia

     

Laudini Roberto

     

Lecce Paolo

     

Leone Monica

     

Lisco Simona

     

Loconsole Emma

     

Lombardi Andrea

     

Luccarelli Antonella

     

Luccarelli Palma

     

Lupo Marina

     

Magnotta salvatore

     

Malagrinò Lucia

     

Mancarella Elisabetta

   

Marchetti Roberto

     

Marco Onofrio

     

Mari Maura

     

Marinelli Pietro

     

Mastrangelo Elisabetta

   

Menna Mimma

     

Messicani Franca

     

Minutiello Anna

     

Missiani Giuseppe

     

Monticelli Giorgia

     

Musio Ada

     

Musolino Maria

     

Nacca Francesco Maria

   

Nesca Dorothy

     

Notaristefano Tommaso

   

Oliva Ileana

     

Pado Franke

     

Palumbo Cosima

     

Palumbo Elena

     

Passarelli Rosaria

     

Pastore Vito

     

Patrizio Angelo

     

Pedale Vita

     

Peluso Simona

     

Pignatelli Filomena

     

Piras Dario

     

Piroddu Giovanni

     

Polimeno Katia

     

Pricci Cosimo

     

Prunella Anna

     

Pugliese Francesco

     

Quaranta Chiara

     

Quaranta Patrizia

     

Rapetti Francesco

     

Ricci Giuseppe

     

Rodà Angela

     

Rollo Sabino

     

Rossetti Mariolina

     

Rotondo Daniela

     

Rotondo Valeria

     

Russo Loredana

     

Saracino Cristina

     

Saracino Giuseppina

   

Scarafile Ele

     

Scarati Tamara

     

Scardino Carmelo

     

Scarinci Gianni

     

Schiedi Aldo

     

Scudella Elsa

     

Scudella Giuliana

     

Scudella Michele

     

Sellitto Mara

     

Semeraro Pino

     

Sion Gabriella

     

Spedicato Monica

     

Spina Enza

     

Stea Girolmina

     

Tadicini Isabella

     

Tamburrano Andrea

     

Taurino Beatrice

     

Terzulli Maria Luisa

     

Toccagino Marisa Alice

   

Torretta Aldo

     

Valentino Carola

     

Viapiano Gabriella

     

Vincenzi Luciana

     

Vitellio Lucia

     

Voccoli Silvia

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *