Lettera pastorale di Monsignor Orofino alla Diocesi di Tricarico in avvio del nuovo anno pastorale 2012-13
In occasione dell’avvio dell’anno pastorale 2012/2013, lo scorso 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi, il Vescovo della Diocesi di Tricarico, monsignor Vincenzo Orofino, ha scritto una lettera pastorale ai fedeli della diocesi. Un anno particolarmente importante per la Chiesa cattolica, perché sarà scandito dalla celebrazione dell’Anno della Fede, indetto da Benedetto XVI l’11 ottobre 2011 e che comincerà l’11 ottobre prossimo, cinquantesimo anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II e ventesimo anniversario della pubblicazione del Catechismo della Chiesa Cattolica. “Mentre siamo impegnati a concretizzare gli Orientamenti pastorali dell’Episcopato italiano per il decennio 2010/2020, “Educare alla vita buona del Vangelo” – scrive monsignor Orofino – in piena continuità con la scelta prioritaria dello scorso anno, incentrata sul sacramento del Battesimo, il nuovo anno pastorale 2012/2013 sarà scandito dalla riflessione sul sacramento della Cresima, che ben si inserisce nella celebrazione dell’Anno della fede. L’approfondimento teologico, spirituale e pastorale della Cresima ci permetterà di continuare il cammino iniziato lo scorso anno, che troverà compimento nell’anno pastorale 2013-2014 con la riflessione sull’Eucaristia”. Se con il Battesimo, spiega il Vescovo, si diventa cristiani, con la Cresima, liberamente, consapevolmente e responsabilmente, ognuno ha confermato questa scelta iniziale che ogni giorno si è chiamati a rinnovare in modo sempre nuovo e decisivo. Per questo motivo, in questo secondo anno del percorso formativo, si darà particolare rilievo al cammino formativo dei cresimandi, che si aprirà domenica 21 ottobre con la loro presentazione alla comunità e si concluderà con la celebrazione comunitaria della Cresima nella Solennità di Pentecoste il 19 maggio 2013 vivendo, come tappa fondamentale, la partecipazione all’Udienza Papale del 28 aprile 2013. Nella lettera pastorale, monsignor Orofino ha poi spiegato il significato dell’Anno della Fede in cui, “come ci chiede con forza il Sommo Pontefice, occorre intensificare “la riflessione sulla fede per aiutare tutti i credenti in Cristo a rendere più consapevole e a rinvigorire la loro adesione al Vangelo, soprattutto in un momento di profondo cambiamento come quello che l’umanità sta vivendo” (PF,8). Non possiamo dare per ovvia la nostra appartenenza a Gesù Cristo e alla Sua Chiesa. La fede non va mai semplicemente presupposta ma sempre accolta, alimentata, purificata, confermata, confessata, celebrata e proposta. Va accolta con l’intelligenza e con il cuore, perché è dono di Dio; va quotidianamente alimentata con l’ascolto della Parola di Dio e la preghiera, altrimenti si inaridisce e dissecca; va preservata e purificata dalle tentazioni antiche e moderne sempre incombenti: individualismo, razionalismo, intimismo, ricerca del sensazionale, superstizione, aderendo con cuore docile all’insegnamento del Magistero della Chiesa”. Quindi, il Vescovo ha ricordato che l’Anno della fede dovrà essere un momento opportuno per ricondurre la programmazione pastorale all’essenziale, evitando l’attivismo invadente e proponendo iniziative e attività che, in modo preminente, chiaro ed efficace, aiutino a crescere nella fede e servano per introdurre e accompagnare le persone all’incontro con Gesù Cristo, introducendole e accompagnandole nella vita della Chiesa. Poi, ha ricordato ancora che i destinatari dell’azione pastorale dovranno essere sempre tutti, senza mai ridurre l’attenzione verso i più piccoli e gli anziani e dando particolare rilievo alla formazione permanente degli adulti e alla cura pastorale dei giovani, valorizzando tutte le occasioni in modo creativo nell’ambito di una programmazione globale organica e sistematica. Infine, ha segnalato alcune iniziative a cui dare opportuno risalto per il loro specifico valore educativo nel contesto dell’Anno della fede e della Cresima: portare a compimento la visita dei parroci alle famiglie; diffondere e presentare nelle parrocchie i testi del Concilio, del Catechismo della Chiesa Cattolica, del Motu Proprio Porta fidei, della Dominum et vivificantem; riproporre ai giovani, agli universitari e agli adulti l’esperienza estremamente positiva degli Esercizi Spirituali, della Giornata diocesana del laicato cattolico, il 25 aprile e delle vacanze invernali ed estive che la diocesi, da alcuni anni, realizza con successo.
Vito Sacco