MicroPostPoliticaPuglia

Leucci Brindisi, la dichiarazione del Segretario Generale Fim Cisl Taranto-Brindisi, Michele Tamburrano

Leggiamo negli ultimi giorni alcune note stampa che raccontano la vicenda Leucci Costruzioni, azienda di Brindisi del comparto metalmeccanico, spettacolarizzando il dramma di decine di famiglie, anche in modo fazioso. Ci preme, pertanto, riportare l’informazione su una corretta descrizione dello stato della vicenda. La Leucci Costruzioni è un azienda che annovera circa 130 dipendenti (20 dei quali con contratto a termine) che operano sia all’interno dello stabilimento Leucci di Brindisi sia presso grandi committenti, tra le quali Enel. Di questa platea solo il 30% ha lavorato presso la centrale Enel di Cerano e pertanto ha acquisito il diritto a chiedere l’intervento diretto di Enel nel pagamento delle spettanze, secondo quanto stabilito dalla Legge Biagi.
Da verifiche effettuate, solo una ventina di dipendenti ha lavorato costantemente presso Enel, mentre i restanti 20 hanno presenze saltuarie in corso di verifica. Fatta questa precisazione, la Fim Cisl ritiene fuori luogo inneggiare ad una vittoria, poiché quello ottenuto è semplicemente l’applicazione di una legge, che solo una parte minoritaria dei dipendenti ha potuto esercitare singolarmente avvalendosi degli uffici legali delle proprie Organizzazioni Sindacali di riferimento o di legali di fiducia.
Questa non è una vittoria di nessuno, ma l’atto consequenziale di ENEL rispetto agli impegni presi in Prefettura verso chi ha lavorato presso Cerano. Ci auguriamo che tutte le altre committenti che hanno avuto rapporti commerciali con Leucci Costruzioni abbiano uguale comportamento.
Come Fim Cisl riteniamo che sia necessario riportare la vertenza su un dialogo sindacale teso alla tutela dell’intera popolazione aziendale e non solo di pochi eletti che hanno avuto la fortuna di lavorare all’interno della Centrale Enel di Cerano. È necessario gettare le basi per creare una prospettiva alla Leucci Costruzioni, anche con l’aiuto delle istituzioni, sulla base di possibili carichi di lavoro già presenti nel portafoglio ordini e al momento congelati, e non inseguire soltanto una clausola sociale che tutelerebbe solo alcune maestranze. Per la Fim Cisl lo stile e l’efficacia non si professa sui giornali ma lo si esercita nella tutela dei lavoratori tutti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *