L’ex pm di Taranto Di Giorgio condannato a 12 anni e mezzo per concussione e corruzione in atti giudiziari
La Corte d’appello di Potenza ha condannato a 12 anni e mezzo di reclusione l’ex pm di Taranto Matteo Di Giorgio con l’accusa di concussione e corruzione in atti giudiziari, riformando parzialmente la sentenza del Tribunale dello scorso 30 aprile 2014, e concedendo all’imputato uno sconto di pena rispetto ai 15 anni inflitti in primo grado. Sono stati dichiarati prescritti alcuni capi d’imputazione e concesse attenuanti per una contestazione.
Di Giorgio, sospeso cautelativamente dal Csm, fu arrestato e posto ai domiciliari nel 2010; tra le contestazioni vi erano anche presunte minacce in ambito politico. L’ex pm, infatti, avrebbe minacciato un imprenditore ed altre persone, anche per proteggere un parente, e avrebbe messo in atto azioni dirette a garantire l’attività di un bar ritenuto dall’accusa abusivo. Il magistrato, secondo l’accusa, avrebbe anche costretto a dimettersi un consigliere comunale di Castellaneta (Taranto), minacciando per lui conseguenze nefaste.