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Liberata un esemplare di aquila dei serpenti dalla sede del Parco dell’Appennino Lucano

Nella cornice suggestiva delle terrazze del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, alla presenza del Presidente del Parco Domenico Totaro e dell’Assessore all’ambiente della Provincia di Potenza Massimo Macchia, è stato rimesso in libertà uno splendido esemplare di Aquila dei Serpenti che da 4 mesi era in cura nelle strutture del CRAS della Provincia di Potenza presso l’Oasi WWF di Pignola. La liberazione è avvenuta tra le voci festanti dei ragazzi che partecipano al centro estivo del Lago di Pignola, svolto nell’ambito del progetto “Parco d’estate” realizzato dal CEAS Novaterra Lago di Pignola e dagli altri CEAS del Parco, finanziato dall’Ente Parco Appennino Lucano e del programma EPOS della Regione Basilicata.

“La liberazione avviene in un momento particolare per il CRAS della Provincia di Potenza che rischia di chiudere dopo dieci anni di attività e migliaia di animali selvatici salvati e reintrodotti con successo -hanno dichiarato Andrea Cerverizzo e Francesco Romano responsabili del CRAS. Purtroppo proprio in questi giorni siamo stati costretti a bloccare i ricoveri presso la struttura per mancanza di fondi e vengono assicurate le cure per i soli animali già presenti presso il CRAS.”

La situazione preoccupa non poco l’Assessore all’Ambiente della Provincia di Potenza Massimo Macchia che si è riservato la possibilità di un incontro tra tutti i soggetti coinvolti. “La concertazione tra gli enti e l’assunzione comune di responsabilità e collaborazione, -ha dichiarato l’Assessore- è la strada maestra per trovare una soluzione a queste incresciosa vicenda che rischia di privare l’intera Provincia di Potenza di una struttura d’eccellenza nella cura e riabilitazione degli animali selvatici.”

“Ben venga l’idea manifestata dall’Assessore Macchia – ha dichiarato il Presidente del Parco Domenico Totaro – Il CRAS offre un servizio eccellente per l’intero territorio Regionale e per il Parco stesso, perderlo metterebbe a rischio decine di animali feriti che ogni anno vengono ritrovati nel territorio del Parco, il Parco sin da ora dà la sua disponibilità per un incontro, certo che la collaborazione tra gli Enti territoriali coinvolti possa portare ad una soluzione che assicuri il funzionamento del CRAS per gli anni a venire.”

 

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