Liberati 3 rapaci dal CRAS
Venerdì 7 dicembre bellissima giornata di festa per la natura e bambini! In una cornice di tempo sereno e temperature miti alcuni splendidi rapaci curati dal CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici ) Provinciale di Matera sono tornati a volare liberi nella natura della Riserva di San Giuliano dopo un periodo di cure e riabilitazione. Ad assistere al lieto evento erano presenti 20 bambini di una scolaresca di Matera che con i loro insegnanti e genitori hanno potuto prima ammirare da vicino questi predatori alati, apprendendeno le loro storie e la loro biologia dagli operatori del Centro e poi hanno accompagnato con il loro entusiastico applauso il loro volo verso la libertà riconquistata. Una Poiana, un’Albanella reale ed un Gufo, questi i nomi dei fortunati rapaci liberati, che per cause diverse hanno avuto bisogno delle cure dei veterinari e degli operatori del Centro.
La Poiana, un superbo giovane di 2 anni, era stata consegnata al CRAS nello scorso mese di aprile da agenti del Corpo Forestale dello Stato della Stazione di Pomarico. Era stata recuperata nelle campagne di Grassano in condizioni molto precarie. Dall’esame effettuato è risultata essere una vittima dell’egoismo umano poichè era stata tenuta, in modo illegale, sin da piccola in cattività all’interno di una gabbia non adatta e nelle condizioni peggiori che si potesse immaginare. All’arrivo era magra, presentava piumaggio scomposto ed opaco, penne delle ali spezzate, coda completamente distrutta dall’usura contro la gabbia, becco rotto, testa priva di piume per parassitosi oltre ad una vecchia frattura ad un’ala mal calcificata. Insomma un esemplare che all’apparenza era sicuramente senza alcuna speranza di poter ritornare alla natura. Invece grazie alle lunghe e pazienti cure e al cibo adatto ricevuti ogni giorno dagli operatori del CRAS la Poiana ha potuto piano piano irrobustirsi e riprendersi riacquistando un nuovo e splendido piumaggio che gli ha permesso di riabilitarsi gradualmente al volo grazie alla possibilità di muoversi in una lunga voliere adatta.
Il Gufo, a causa di un forte impatto contro qualche ostacolo (forse un veicolo in corsa durante la notte), aveva subito una frattura all’omero compromettendo la sua capacità di volare. Fortunatamente è stato ritrovato e consegnato al CRAS grazie all’intervento di un poliziotto di Matera che ha capito immediatamente la gravità del trauma. Il responsabile del Centro lo ha subito trasferito presso la facoltà di Veterinaria dell’Università di Bari dove è stato visitato e tenuto in cura per un breve periodo di tempo per poi ritornare al CRAS per altre cure e la successiva riabilitazione in voliera. Dopo circa un mese di lavoro il risultato è stato sotto gli occhi meravigliati dei bambini che lo hanno seguito nel suo volo di libertà nuovamente riconquistata.
Storia più triste è quella dell’Albanella reale: un cacciatore, nonostante la massima protezione che la legge garantisce ai rapaci, l’aveva gravemente colpita con il suo fucile nelle campagne di Irsina, interrompendo il suo volo leggero ed elegante sui vasti campi e pascoli alla ricerca di piccoli roditori. Per fortuna alcuni cittadini dopo averla notata saltellare a terra, ma assolutamente incapace di volare, si sono attivati in modo da farla arrivare il prima possibile al Centro Recupero. Qui subito si è capito che c’era la probabilità che fosse stata deliberatamente colpita da un’arma da fuoco, perciò è stata subito trasportata alla stessa facoltà di Veterinaria di Bari per una visita accurata. La radiografia effettuata ha confermato il dubbio mettendo in evidenza la presenza nel corpo del rapace di alcuni pallini che avevano fratturato il radio-ulna dell’ala sinistra. Le cure prestate dai veterinari hanno fortunatamente impedito il peggio e dopo aver superato il periodo più critico è stata nuovamente riportata al CRAS per ulteriori cure e riabilitazione. A distanza di un mese dal brutto incidente l’Albanella ha potuto riprendere la libertà che uno scellerato gli aveva tentato di togliere per sempre. L’Albanella è una specie che arriva in Italia in autunno per trascorrervi l’inverno per poi ritornare a nidificare in primavera nei luoghi di origine dell’Europa centrale e della Russia.
Il Responsabile del CRAS Matteo Visceglia ha dichiarato: “Soccorrere, curare e rimettere in libertà animali selvatici così preziosi e protetti da tutte le normative europee è uno dei compiti principali del nostro Centro Recupero che ogni giorno cerca di fare il possibile, pur tra le mille difficoltà di ogni genere, per garantire un servizio a supporto delle istituzioni preposte alla tutela della fauna. Il CRAS rappresenta un’ iniziativa di alto profilo civico, naturalistico e scientifico di grande aiuto nei confronti dei cittadini sensibili alla tutela della natura, degli operatori delle forze di polizia e delle associazioni che spesso intervengono per il primo soccorso e trasporto di animali in difficoltà. Come ogni anno anche il 2012 è stato molto impegnativo ma vorremmo poter continuare a lavorare in condizioni più adeguate sotto il profilo strutturale e finanziario in modo da poter svolgere sempre al meglio il lavoro di tutela della natura e delle specie faunistiche più preziose della Basilicata”.