AttualitàCronacaPugliaPuglia

Libia: dopo l’attacco della Francia, massima allerta anche a Gioia del Colle

Il vertice di Parigi ha deciso: sì all’attacco militare in Libia. I primi a partire sono gli aerei francesi; i prossimi potrebbero essere quelli statunitensi. Mentre la Germania ha chiaramente detto che non prenderà parte al raid; Berlusconi ha annunciato oggi che “per ora” il nostro paese resterà fuori dall’intervento armato, mettendo però a disposizione degli alleati le basi aeree. L’Italia per il momento mette a disposizione le basi”: ha chiarito il presidente del Consiglio ai giornalisti al termine del vertice di Parigi. “Potrà essere richiesto all’Italia di intervenire, ma per il momento abbiamo ancora la speranza che ci possa essere un ripensamento da parte del regime libico e che possa ritenere di sua convenienza porre fine alla repressione”.

Nell’attesa di un eventuale intervento armato, sono comunque pronti a partire da Trapani decine di aerei italiani. “Queste operazioni sono pianificate in modo che decine di aerei si alzino quasi contemporaneamente in una finestra di tempo molto ridotta, per entrare insieme in territorio ‘nemico’ facendo ognuno il proprio lavoro e uscire insieme una volta portata a termine la missione”: ha detto all’agenzia Reuters una fonte dell’Aeronautica.

All’operazione prenderebbero parte Tornado It-Ecr, incaricati di difendere gli altri velivoli dai missili terra-aria e disattivare le difese radar (50° Stormo di Piacenza); i Tornado Ids, velivoli da attacco per colpire obiettivi sul terreno come le batterie contraeree (6° Stormo di Ghedi e del 36° di Gioia del Colle); caccia F16 (37° Stormo di Trapani, 5° Stormo di Cervia) e i caccia Eurofighter (4° Stormo di Grosseto e 36° Stormo di Gioia del Colle), che difendono gli altri velivoli da aerei nemici.

Resta lo stato di allerta e si è in attesa di disposizioni dallo Stato Maggiore della Difesa al 36° stormo dell’Aeronautica militare italiana che ha sede all’aeroporto Ramirez a Gioia del Colle (Bari), dove sono di stanza i caccia Eurofighter. Lo stato di allerta era stato attivato già da alcune settimane, in base agli sviluppi della situazione in Libia. In queste settimane è proseguita l’attività di routine del controllo dello spazio aereo, ma non ci sono stati intercettamenti di veivoli militari provenienti dalla Libia.
”Stiamo effettuando il nostro servizio di sorveglianza aerea – afferma il tenente colonnello Donato Colacicco all’ADNKRONOS -. Al momento non abbiamo ricevuto disposizioni operative diverse. Se ci saranno sviluppi, siamo pronti”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *