PoliticaPuglia

Licenziamenti in avvio alla Alba Service. I dipendenti in presidio davanti alla Prefettura di Lecce

Via ai licenziamenti per i dipendenti di Alba Service, la società partecipata della Provincia di Lecce. I lavoratori, questa mattina, si sono riuniti in presidio davanti alla Prefettura, ed hanno bloccato la circolazione stradale su via XXV luglio, con grave disagio per gli automobilisti.
“Le istituzioni si facciano carico del dramma di 130 lavoratori, rinviino i licenziamenti e convochino subito un tavolo di crisi”, è il grido lanciato dai dipendenti della società alle istituzioni, a poche ore dall’apertura della procedura collettiva di licenziamento. Nella giornata di sabato è partita una lettera aperta al viceministro allo Sviluppo economico Teresa Bellanova, al Prefetto Claudio Palomba, al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, agli assessori regionali Loredana Capone, Sebastiano Leo e Salvatore Negro, oltre che al numero uno di Palazzo dei Celestini, Antonio Gabellone.
Una missiva sottoscritta da tutti i dipendenti del settore servizi sociali e del settore manutenzione strade e scuole: i lavoratori a rischio licenziamento, con ben 7 le mensilità che non vengono loro pagate, difendono l’utilità sociale dei servizi svolti ed il diritto a mantenere garanzie occupazionali.
“Nei servizi e nei progetti che abbiamo portato avanti nel corso di questi anni abbiamo profuso la nostra professionalità, il nostro impegno e il nostro cuore – hanno ricordato i lavoratori ai rappresentanti occupazionali – e la nostra società non è stata uno dei tanti carrozzoni clientelari, ma un’azienda efficiente, e fino a pochissimi anni fa produttrice di utili che riversava essa all’ente proprietario. Non tolleriamo che a farne le spese siano sempre i più deboli e indifesi, cioè i lavoratori e le loro famiglie. Ed è quello che purtroppo sta accadendo”.
Come detto, alla drastica riduzione dei servizi e delle attività, si è aggiunto anche il blocco degli stipendi. “Abbiamo atteso pazientemente soluzioni che purtroppo non arrivavano, anzi apparivano prendere la forma di uno scaricabarile penoso e inconcludente. Nonostante la costituzione di un tavolo permanente coordinato dal Prefetto tra i vari enti cointeressati e le organizzazioni sindacali dei lavoratori, e nonostante la sottoscrizione di un protocollo d’intesa, appena due mesi fa, appare imminente l’apertura delle procedure di licenziamento collettivo per i 130 dipendenti, una vera e propria sciagura per i lavoratori e le moltissime famiglie, con figli piccoli e adolescenti”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *