I Lingomania, storico gruppo fusion-jazz per l’ultimo concerto di “Fasano Jazz 2017”
L’ultimo appuntamento con la rassegna “Fasano Jazz 2017” al teatro Kennedy (ore 21) sarà sabato 10 giugno con i Lingomania, gruppo fusion tendente al jazz nato e cresciuto a metà degli anni ’80 che, ricostituitosi lo scorso anno, per l’appuntamento fasanese vedrà salire sul palco Maurizio Giammarco (sassofono e all’epoca leader della band), Umberto Fiorentino (chitarra), Furio Di Castri (contrabbasso), Roberto Gatto (batteria) e Giovanni Falzone (tromba, unica new entry del gruppo che sostituisce Flavio Boltro).
I Lingomania rappresentano uno spaccato importante nella storia del jazz italiano e non solo; debuttarono nel 1986 col cd “Riverberi” e, proprio nel trentennale di questo album che ottenne un notevole successo di critica, lo scorso anno dettero vita alla loro reunion con la formazione originaria innervata del trombettista Falzone in sostituzione di Boltro (impegnato in un tour internazionale).
Il concerto di sabato chiude la rassegna “Fasano Jazz 2017” organizzata interamente dal Comune con la collaborazione tecnica dell’associazione “Le Nove Muse” e la direzione artistica di Domenico De Mola. Una rassegna che sta ottenendo, in questa ventesima edizione, un ottimo successo di critica e di pubblico proveniente da tutta la Puglia e non solo. A dimostrazione del ruolo importante che il festival si è ritagliato nel panorama musicale italiano, è uscito in questi giorni in libreria “I 101 racconti di Canterbury: viaggio nella storia di una (non) scena” di Valerio D’Onofrio e Valeria Ferro, per “CracEdizioni” e con prefazione di Fabio Zuffanti, nel quale compare un capitolo, scritto dallo stesso De Mola, dal titolo emblematico “Fasano Jazz e Canterbury: simbiosi artistica”. Il direttore della rassegna scrive, tra l’altro: “(…) Da vent’anni Fasano Jazz si dimostra manifestazione sui generis per la lettura data al jazz, per le proposte che attirano diversi segmenti di pubblico, per l’attenzione alla varietà, al talento e alla qualità. La rassegna, che ogni anno presenta cartelloni sempre incentrati sul rapporto tra jazz e rock, ha proposto nel tempo gruppi che hanno sintetizzato il rapporto con Canterbury, la città inglese con la quale Fasano ha stretto un ideale e longevo gemellaggio artistico”.