BasilicataCulturaPrimo_Piano

Lingua dei segni, sì da quarta Ccp a proposta di legge

La proposta di legge che detta “Disposizioni per il riconoscimento della lingua dei segni italiana e per la piena accessibilità delle persone sorde alla vita collettiva”, d’iniziativa del consigliere Napoli (Pdl-Fi), è stata approvata, ieri pomeriggio, all’unanimità dalla quarta Commissione consiliare permanente presieduta da Luigi Bradascio (Pp). Erano presenti al momento del voto i consiglieri Miranda Castelgrande, Spada, Cifarelli e Polese (Pd), Galante (Ri), Rosa (Lb-Fdi), Napoli (Pdl-Fi), Leggieri (M5s), Pietrantuono (Psi), Romaniello (Gm) e Benedetto (Cd).
Favorire l’inclusione sociale delle persone con disabilità uditiva attraverso la promozione del riconoscimento della Lis, quale strumento attraverso il quale impedire forme di esclusione delle persone sorde dai diritti fondamentali come l’accesso alle informazioni e ai servizi delle pubbliche amministrazioni è la finalità del testo normativo. Previsti l’istituzione dell’Albo regionale degli interpreti della Lingua dei Segni Italiana e l’obbligo, in capo alle strutture del Servizio sanitario regionale, di attivare, presso ciascun punto nascita regionale, azioni di “screening uditivo neonatale”, al fine della diagnosi precoce delle disabilità uditive.
Successivamente l’organismo consiliare ha licenziato a maggioranza (hanno votato a favore i consiglieri Miranda Castelgrande, Spada, Cifarelli e Polese –Pd, Galante –Ri, Rosa –Lb-Fdi e Napoli –Pdl-Fi; si è astenuto il consigliere Leggieri -M5s) un disegno di legge che sblocca i fondi necessari per i contributi agli emodializzati e nefropatici: “Disposizioni varie in materia di veicoli ultraventennali e di provvidenze economiche di cui alle leggi regionali n.22 /1986, n.26/1989 e n.30/1981 e s.m.i.” . Il provvedimento, approvato anche in seconda Commissione consiliare, passa ora all’esame definitivo del Consiglio regionale.
“Facciamo appello alle funzioni principali della Commissione, ispettiva e legislativa, affinché si faccia una valutazione attenta e rigorosa di quanto sta verificandosi dal 2012 ad oggi nell’ambito della sanità e più in particolare riguardo alle strutture sanitarie convenzionate”. Così ha esordito Michele Cataldi, presidente dell’Associazione “Sanità Futura”, durante l’audizione in merito all’attuazione dell’art.11 dell’ultima legge di stabilità, sugli indirizzi che la Giunta regionale deve emanare per poi consentire ai direttori generali delle Aziende sanitarie locali, nel loro rispetto, di sottoscrivere i contratti con le strutture sanitarie accreditate private. Il presidente di “Sanità Futura”, dopo aver fatto un breve excursus sulle ultime disposizioni legislative, sia nazionali che regionali, intervenute dal 2012 ad oggi e messo in evidenza alcune anomalie e sperequazioni tra le strutture private accreditate ha chiesto l’istituzione di una Commissione d’indagine. In primis Cataldo ha evidenziato gli effetti negativi per la Regione Basilicata prodotti dalla sentenza del Consiglio di Stato in merito alla mobilità interregionale sanitaria. “Sentenza – ha spiegato – che ha dato ragione a quanto deliberato dal Commissario ad acta della Regione Campania secondo la quale le prestazioni erogate in mobilità extraregionale rese in assenza dell’autorizzazione preventiva delle Asl campane non sono remunerabili ai soggetti erogatori e non sono riconoscibili in sede di compensazione della mobilità sanitaria tra le altre Regioni”. A parere di Cataldi l’effetto di questa sentenza arrecherebbe alla Regione Basilicata un danno di circa 10 milioni di euro. Il presidente di Sanità Futura ha poi posto l’attenzione sull’applicazione del tariffario per le prestazioni sanitarie e sulla specialistica ambulatoriale che in Basilicata vede una concentrazione sul pubblico rispetto al privato e nel privato accreditato una concentrazione su di alcune strutture rispetto alla quantità di strutture disponibili. Sottolineati anche i dati emersi dallo studio dell’Agenzia per i servizi sanitari regionali (Agenas) che evidenziano come alla Basilicata il saldo di mobilità sanitaria al 2014 sia costato 38milioni 796mila euro. L’auspicio del presidente di Sanità Futura è che “la quarta Commissione consiliare permanente possa rafforzare la posizione già espressa in merito alla delibera di Giunta n.188 del 2015 che detta indirizzi di carattere generale per la definizione dei tetti di spesa alle strutture private accreditate per l’assistenza riabilitativa. Osservazioni e raccomandazioni che condividiamo completamente – ha detto Cataldo – con la speranza che la Giunta regionale possa adottarle al più presto”.
Sono intervenuti nel dibattito i consiglieri Galante, Rosa, Benedetto, Cifarelli, Spada e Leggieri. Il consigliere Napoli, al termine dell’audizione, ha chiesto al presidente Bradascio di dedicare una intera seduta della Commissione allo stato di attuazione del Piano sanitario regionale. Richiesta condivisa anche dal capogruppo del Pd, Cifarelli e accolta dal presidente Bradascio.
In conclusione dei lavori la commissione ha deciso di rinviare alla prossima seduta l’esame della proposta di legge, d’iniziativa dei consiglieri Cifarelli e Polese, sull’istituzione del servizio di psicologia scolastica.
Presenti ai lavori dell’organismo consiliare oltre al presidente Bradascio (Pp), i consiglieri Miranda Castelgrande, Spada, Cifarelli e Polese (Pd), Pietrantuono (Psi), Rosa (Lb-Fdi), Napoli (Pdl-Fi), Galante (Ri), Romaniello e Pace (Gm), Benedetto (Cd) e Leggieri (M5s).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *