LINK Coordinamento Universitario preoccupato per il futuro degli atenei meridionali
LINK Coordinamento universitario di Bari esprime massima preoccupazione per l’ennesimo provvedimento del Governo Monti. Con il d.m 297/2012, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 22 ottobre, si da attuazione a criteri assurdi per il reclutamento del personale che penalizzano le Università meridionali (in particolar modo, quella di Bari, che pur ha un indice di indebitamento pari allo 0%) e incentivano le Università ad aumentare le tasse universitarie per poter assumere.
Come abbiamo sottolineato lo scorso maggio, il d.lgs 49/2012 assegna la possibilità alle Università di poter assumere (sempre in modo limitato) in relazione ad un indicatore che pone al denominatore anche quanto incamerato dagli studenti.
Ciò significa che le Università potranno assumere provando a tenere quanto più basso possibile questo indicatore e, dunque, aumentando le tasse universitarie.
“Con la spending review, che liberalizza di fatto le tasse universitarie, e questo nuovo decreto il Ministro Profumo continua ad usare ancora una volta la politica del bastone e della carota. La carota per (alcuni) rettori, quelli che negli scorsi anni hanno aumentato le tasse oltre il limite consentito, il bastone contro gli studenti che vedranno le tasse aumentare a fronte di una riduzione della qualità della didattica e contro le Università del Sud” – continua Leonardo Madio, consigliere di amministrazione UNIBA per LINK – “In particolar, tutte quelle Università che hanno le tasse più basse per le particolari condizioni sociali del territorio, che hanno rispettato il vecchio limite del 20% o hanno un numero elevato di idonei per il conseguimento delle borse di studio (e dunque esentasse) si ritroveranno penalizzate da questi criteri”.
“Crediamo che sia assolutamente positivo che il rettore di Bari si sia schierato contro queste norme, che determinano un ricatto contro la popolazione studentesca, ponendola di fronte al quesito: assumere per assicurare la sostenibilità dei corsi di laurea aumentando le tasse o chiudere direttamente i corsi” – sottolinea Alessandro Castellana, coordinatore di LINK Bari – “Come studenti continueremo a scendere in piazza contro questi provvedimenti, volti a spaccare il paese e creare poche università elitarie e costose”.
LINK Bari – sindacato studentesco universitario