L’intervento del sindaco Minerva sulla “questione Gallipoli”
A chi mi chiede di prendere posizione rispetto a quanto accaduto, rispondo come sempre, perché non cambio posizione con lo scorrere degli eventi: chi mi conosce lo sa, da sempre la mia vita e le mie azioni sono orientate alla legalità ed è da questa che sarò sempre schierato, dalla parte del giusto, dell’onestà. Per questo motivo, anche qui, come sempre, ribadisco la più totale fiducia nella Magistratura. Legalità per me non significa solo rispettare la legge ma combattere quotidianamente le ingiustizie, siano esse sociali, economiche o di prevaricazione.
La mia Gallipoli non può essere associata ad ombre o, in generale, illegalità solo perché qualcuno tenta di fare il furbo. Noi, noi gallipolini, rappresentiamo la città della laboriosità, dell’umiltà, del sapersi rimboccare le maniche. In questi anni, non senza sacrifici e scelte forti, con tanto impegno e coraggio, abbiamo puntato su un modello di turismo sostenibile che tenesse insieme la crescita economica con il rispetto del paesaggio e dell’ambiente, l’accoglienza di centinaia di migliaia di persone con il decoro urbano e la sicurezza pubblica, il rafforzamento delle tradizioni con l’innovazione per dare nuove opportunità di occupazione ai nostri giovani. E questo è nei fatti, è ormai storia cittadina, ed è la conseguenza di scelte amministrative forti, fatte da atti e da ordinanze che combattono, sempre con coraggio, la malamovida.
Per questo posso dire che da Primo Cittadino ho basato ogni mia singola scelta, ogni delibera, ogni atto sull’esclusiva tutela dell’interesse collettivo e mai sarò disponibile a tutelare gli interessi di pochi.
Per mia scelta il Comune è diventata la casa di tutti. Una scelta non solo giusta, ma di trasparenza.
Tutti i gallipolini sanno che possono contare un Sindaco disponibile ad ascoltare e tutti conoscono perfettamente il mio mantra: “aiuto e conforto quello sì, sempre, ma non chiedetemi mai cose che non si possono fare perché non le farò. Punto”.
In questi giorni ho letto e sentito di “pressioni” nei miei confronti. Ecco, ci tengo a chiarire: se per pressioni vuol dire ricevere ed incontrare persone che chiedono la luna le quali pensano sia possibile ottenerla, beh sì. Ogni giorno ricevo pressioni (per intenderci: dal commerciante che vorrebbe un aumento del suolo pubblico all’ imprenditore che vorrebbe più tutela per la propria impresa, passando per il cittadino che vorrebbe una casa popolare o un lavoro) ma penso che rispondere no e non far trovare traccia nelle scelte politico amministrative di provvedimenti che possano avallare tali richieste sia la più forte dimostrazione di correttezza da parte di un sindaco, la cosa che i miei cittadini apprezzano più di me.
Mi dispiace che alcuni avversari politici che ancora non hanno superato la sconfitta elettorale e continuano ad essere ancora marginali nel protagonismo cittadino non perdano occasione per buttare fango su una città piena di imprenditori e persone per bene che niente hanno a che fare con gli eventi e le persone riportate dalle cronache locali. Come se tutti i cittadini, i politici e gli imprenditori di Gallipoli fossero marci: ecco, così per interessi politici di parte, si denigra una città intera. Non ci sto.
Concludo sottolineando ancora la piena fiducia nella Magistratura: se qualcuno ha sbagliato è giusto che paghi ma ricordiamoci che si è colpevoli solo dopo le condanne definitive.
Prendo con decisa fermezza le distanze da tutti i comportamenti che vanno verso la prepotenza e l’illegalità.”