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L’isolamento di Stigliano dal resto della Basilicata

Le ultime elezioni regionali sono arrivate dopo 8 mesi di non governo della maggioranza di sinistra; i lucani disamorati, o meglio “disgustati” dalla politica hanno disertato le urne.

Infatti, è il caso di ricordarlo, meno del 50% degli aventi diritto ha votato; il crollo del numero di elettori in Basilicata, paradossalmente, ha portato il centro sinistra ad un’ennesima vittoria.

I lucani, che avevano riposto fiducia nel “salvatore della patria”, sono nuovamente delusi e rassegnati.

La situazione è a dir poco stagnante: analizzando il bilancio 2014, si riscontra un’incapacità di dare soluzione ai problemi dell’imprenditoria, che dovrebbe essere rilanciata proprio dalla politica, continuando con politiche clientelari tanto care alla sinistra lucana.

Non è contemplato alcun provvedimento che favorisca l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro; senza parlare poi di una fascia di lucani, tra i 40 e i 50 anni, esclusa per superamento d’età da ogni forma di reclutamento e che si avvia, pertanto, verso la povertà.

Parlando di royalties petrolifere la situazione non migliora, anzi. Vengono utilizzate per tamponare i danni che creano i manager, ex politici ”trombati”, nelle aziende private e pubbliche (ad esempio le aziende sanitarie chiudono i bilanci sempre in rosso) e non per creare sviluppo con delle politiche mirate, come rimodernare una viabilità ferma agli anni ‘50.

Avevamo un contentino, un bonus idrocarburi che arbitrariamente ci è stato tolto; nessuno ci ha detto quel 3% dove sia andato a finire.

Aleggia la favola delle macroregioni, secondo cui si renderebbe necessario accorpare alcune regioni per risparmiare; una lettura più scaltra suggerirebbe di voler “vendere” il petrolio lucano senza nulla in cambio.

Il Presidente di questa Regione, anziché vendere la Basilicata alla Campania e ricostruire così Il Regno delle Due Sicilie, farebbe bene a occuparsi degli oltre 100.000 disoccupati : il dato è allarmante, considerando che la Basilicata conta poco più di 500.000 abitanti.

Per essere onesti, la responsabilità ce l’ha anche una parte del centrodestra, che da oltre 20 anni fa finta di fare opposizione.

Il PdL, ora Forza Italia e Nuovo Centrodestra, nella scelta infelice del candidato alla Presidenza della Regione, ha dimostrato di non voler vincere, togliendo dignità e credibilità al popolo di centrodestra.

Sintesi di tutti questi anni di mala politica è Stigliano, l’emblema dello sfascio totale di una comunità deprivata di tutti i servizi: dall’ospedale (dopo la chiusura di tutti i reparti, si ventila anche la chiusura della Cucina), agli uffici (pare che per motivi di sicurezza si debba chiudere anche l’unico ufficio ancora esistente, quello dell’Acquedotto lucano), alle strade.

In questi giorni stiamo vivendo un’emergenza: l’isolamento di Stigliano dal resto della Basilicata.

Dopo l’interruzione della strada dovuta al crollo del ponte in prossimità di Craco, durata circa un anno, in seguito alla frana nel Bosco di Gallipoli ( tuttora persiste un divieto che obbliga i mezzi pubblici a deviare per Garaguso) non esiste più il collegamento per Acinello.

Al di là della frana ci sono attività commerciali e le uniche due stazioni di rifornimento di carburante:

i cittadini sono costretti ad andare a piedi con le taniche per rifornirsi!

Le amministrazioni che si sono succedute in questi anni non hanno mai affrontato il problema della viabilità di questo tratto di strada così importante, preferendo utilizzare i soldi per lavori non indispensabili ed urgenti, come la riqualificazione di Via Cialdini.

Le passate e le attuali amministrazioni non hanno dato risposta alle problematiche dei cittadini: nulla è stato fatto per l’ospedale, nulla per la viabilità, nulla per lo sviluppo della zona paip di Acinello.

Stigliano chiede aiuto, anche a quei candidati che, in occasione delle ultime consultazioni regionali, hanno preso voti in paese, portati in giro per le piazze dai politici del posto, di maggioranza e non; a quei candidati eletti, anche grazie agli elettori stiglianesi, chiedo un’attenzione maggiore ai nostri problemi.

I politici sono (o meglio dovrebbero essere) i portavoce dei problemi del popolo e non soltanto serbatoi di voti.

Alla luce di tutto questo, dalla mia umile posizione all’interno del partito Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, chiedo al consigliere regionale Gianni Rosa sensibilità per le problematiche esposte.

Giovanni Pasciucco – Costituente Provinciale Matera Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale

 

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