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Liste d’attesa, Vizziello (BCC): “Ci auguriamo che l’Assessore Latronico colga al volo le opportunità offerte dal Milleproroghe e ponga fine ad un tristissimo dilemma che attanaglia i lucani

Ammontano a 1 milione e 300 mila euro le risorse stanziate dal decreto Milleproroghe in favore della nostra regione per ridurre le liste d’attesa attraverso le prestazioni aggiuntive di medici ed infermieri, secondo il modello della sanità by night e del week end. Una nuova opportunità che l’Assessore Latronico non deve lasciarsi sfuggire per snellire le lunghissime liste di attesa, vale a dire i tempi biblici con cui in Basilicata si erogano visite mediche ed esami di laboratorio e che di fatto impediscono ai lucani di curarsi”. E’ quanto afferma, in una nota, il Capogruppo di Basilicata Casa comune Giovanni Vizziello.

“Il Decreto-Legge n.202 del 27 dicembre 2020 prevede che le regioni al fine di ridurre le liste d’attesa possono, nell’anno 2025, incrementare la spesa per le prestazioni aggiuntive di medici ed infermieri nel limite di 934 mila euro per i primi e di 381 mila per i secondi” ricorda Vizziello- “tenendo aperti i laboratori medici e diagnostici delle strutture sanitarie regionali anche di sera e nel fine settimana, per dare la possibilità ai cittadini di soddisfare le proprie esigenze di salute, a tutt’oggi gravemente compromesse da quello che è il problema dei problemi di tutti i sistemi sanitari, vale a dire le lunghissime liste d’attesa”.

“Dopo le recenti bacchettate della Corte dei Conti, che ha esplicitamente rimproverato alle regioni l’utilizzo residuale delle ingenti risorse a loro disposizione negli ultimi quattro anni e la vera e propria tirata d’orecchie del Ministro Schillaci alle regioni che, come la nostra, utilizzano le risorse per snellire le liste d’attesa con un anno di ritardo rispetto ai tempi previsti dal Governo centrale” -conclude Vizziello  “ci auguriamo che l’Assessore Latronico colga al volo le opportunità offerte dal Milleproroghe e ponga fine ad un tristissimo dilemma che attanaglia i lucani: mettere mano al portafoglio, per curarsi, o rinunciare alle cure.”

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