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Lo sguardo umano del ‘Lucania Film Festival’

La breve cerimonia di inaugurazione nella sala dell’arte della Casa della Cultura ha aperto i lavori del XII Lucania Film Festival di fronte ad una platea in grado di rappresentare lo spessore internazionale dell’evento, in un contesto che testimonia la ricchezza della sua offerta culturale, capace di andare ben oltre la dimensione concorsuale delle opere ammesse alla selezione finale per la conquista delle famose “Elle”.

Non è un caso che a far da prologo alla prima giornata di lavori del LFF sia stato il casting di Camarda Film, giovane casa di produzione cinematografica tutta Lucana, impegnata a realizzare “Una Domenica Notte”, il primo lungometraggio del giovane autore lucano Giuseppe Marco Albano, scritto ed interpretato dall’attore materano Antonio Andrisani. Nel corso dell’intera mattinata, pertanto, sono stati ricercati figuranti e comparse da inserire all’interno della pellicola. Le selezioni hanno coinvolto circa 50 soggetti.

“Ce l’abbiamo messa tutta – ha esordito il Presidente di Allelammie, Massimiliano Selvaggi – per allestire un evento all’altezza delle aspettative, perché riteniamo che il Lucania Film Festival sia una esperienza necessaria. L’augurio è che i lavori di quest’anno possano essere forieri, per quattro giorni, di scambi, dialogo, pace ed amore. In evidenza, ovviamente, resta il cinema, che per noi rappresenta anche uno strumento per dire alcune cose sul posto in cui viviamo”.

Subito dopo la cerimonia di apertura dei lavori è stata inaugurata la seconda edizione di “11 x 11 th”, concorso di Arti Visive rivolto ad artisti emergenti, curato dal filosofo Tommaso Ariemma e diretto dall’artista Claudia D’Anna, entrambi partenopei. Con “11 x 11 th”, 12 artisti per la 12a edizione, il LFF punta l’attenzione sulle varie forme di linguaggio dell’arte, oltre a quello cinematografico per dare visibilità alle più disparate forme di comunicazione culturale. In serata spazio alla musica, con il secondo atto della trilogia chapliniana del famoso pianista Rocco De Rosa. Le sue origini lucane lo coinvolgono pienamente nel progetto T.I.L.T. di Allelammie, legato alla ritornanza dei creativi lucani. Per De Rosa la presenza al Festival ha un funzione che sposa pienamente la filosofia di T.I.L.T “Nel tornare nella mia terra d’origine – ha spiegato il pianista – provo sentimenti contrastanti di odio ed amore. Trovo una terra bellissima, ma quasi inerme di fronte alle devastazioni. A volte sembra quasi che gli stessi lucani siano complici inconsapevoli di questa aggressione al paesaggio, alla natura ed alla cultura. In questo senso la ritornanza dei creativi lucani, che possono sfruttare un ponte con realtà stabili come il Lucania Film Festival, può portare con sé quell’energia utile a stimolare le persone ad attivarsi per vivere meglio e difendere questo territorio. In questo senso il Festival cerca di costruire una continuità e creare situazioni che abbiano uno sviluppo nel tempo. Per questo motivo sarò sempre al fianco del progetto di Allelammie”.

La creatività musicale applicata al cinema, cede poi il testimone alla canzone d’autore. Gli Acustimantico hanno fatto ritorno al LFF dopo 12 anni ed hanno trovato, per dirla con le loro parole, “una Pisticci sempre più bella, a conferma che qualcosa di positivo c’è. E la prova della continuità di questo percorso è proprio il Lucania Film Festival, un luogo, come la stessa Basilicata, di cui fidarsi”. E sul quale continuare a scommettere, nonostante le difficoltà, da cui non è immune nemmeno un evento che consolida la sua tradizione in 12 anni di esperienza come il Lucania Film Festival. “Quella appena iniziata – ha tenuto a precisare il Direttore Artistico, Rocco Calandriello – è una edizione a prestazioni gratuite e se possiamo egualmente offrire un programma all’altezza è merito delle relazioni che abbiamo saputo creare. Il suo successo è nella capacità di avere un contatto umano con le persone”. Il Lucania Film Festival è soprattutto una questione di atmosfera.

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