Logistica, 20 milioni per far crescere il Meridione
Venti milioni di euro per incrementare la competitività delle aziende del settore logistico di Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, regioni inserite dall’Unione Europea nell’Obiettivo Convergenza avendo un Pil pro-capite inferiore al 75% della media comunitaria. È il finanziamento contenuto della Linea di Intervento I.4.1, “Regimi di aiuto al settore privato per la realizzazione di infrastrutture logistiche”, attivata dal PON Reti e Mobilità 2007-2013 (Programma Operativo Nazionale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Direzione generale per lo sviluppo del territorio, la programmazione e i progetti internazionali) che, cofinanziato dall’Unione Europea, ha l’obiettivo di migliorare i collegamenti ferroviari e stradali, di potenziare aeroporti, porti e interporti e di integrare nuovi sistemi di trasporto intelligenti nelle aree Convergenza. Il Bando per accedere al finanziamento presentato a Roma, nel corso del Convegno nazionale “Nuovi investimenti nelle infrastrutture. Imprese e territori: lo sviluppo della logistica per la crescita del Paese”. Un incontro che, oltre a offrire un’occasione di informazione sulla nuova linea di intervento del Programma, è un importante momento di confronto tra le realtà, sia istituzionali sia private, impegnate nello sviluppo del settore della logistica in Italia. Le soluzioni individuate dal bando segnano una svolta: con una filosofia assolutamente innovativa, vengono finanziate direttamente le associazioni di imprese. Una decisione che ha richiesto il rispetto di delicati equilibri per non infrangere l’attenta legislazione europea sulla concorrenza.
Beneficiari del finanziamento sono infatti le imprese del settore logistico, organizzate nelle forme dell’Associazione temporanea d’impresa e di scopo, di Consorzi, di Filiere, di Distretti o di Reti d’impresa (anche costituiti per l’occasione). E benché non sia necessario che le aziende partecipanti abbiano sede in una delle quattro regioni Convergenza, i progetti finanziati devono essere realizzati e riferirsi a questi territori. Innovativa è anche la tipologia di attività finanziabili dal Bando: non solo interventi infrastrutturali e acquisto di macchinari, tecnologie e programmi informatici, ma anche spese riguardanti i servizi di consulenza, di assistenza tecnica e di formazione del personale necessari per lo sviluppo dei progetti. Per ciascun progetto ammesso, la linea di intervento del PON Reti e Mobilità prevede un contributo tra un minimo di 500mila e un massimo di due milioni di euro, che costituirà circa il 35% del valore complessivo dell’investimento, mentre il rimanente 65% sarà rappresentato da capitali privati; ogni intervento finanziato avrà quindi un valore totale tra 1,4 e 5,6 milioni di euro. La decisione di abbandonare il vecchio modus operandi del contributo a fondo perduto, individuando invece una forma di incentivi che influisse efficacemente sul tessuto produttivo, è stata presa dal ministero dopo aver commissionate alla Doxa quattro indagini presso gli operatori della logistica di ciascuna regione. I risultati hanno consentito di raccogliere un’opinione diretta sul settore e sugli ostacoli che ne limitano lo sviluppo, rilevando direttamente dai possibili beneficiari il grado di interesse verso specifiche tipologie di incentivi.
La ricerca è stata affiancata all’attività di ascolto realizzata sui territori interessati dal Programma. Il PON Reti e Mobilità ha infatti promosso a Bari, Napoli, Lamezia Terme e Termini Imerese quattro incontri con gli operatori del settore della logistica, che ha visto la partecipazione di oltre cento tra imprenditori e rappresentanti delle realtà produttive: è stato così possibile identificare le principali problematiche in materia di logistica nelle diverse regioni, evidenziando gli interventi auspicati per fronteggiare le criticità e favorire lo sviluppo del settore.