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Loredana Capone vince le primarie del centro-sinistra a Lecce

Loredana Capone è ufficialmente la candidata del centrosinistra alla carica di sindaco di Lecce e, quindi, può lanciare la sua sfida a Paolo Perrone. È questo l’esito che esce dalle primarie del centro-sinistra, che si sono tenute in tutta la giornata di ieri all’Hotel Tiziano a Lecce. La vicepresidente regionale l’ha spuntata sugli altri due avversari, Carlo Salvemini e Sabrina Sansonetti. Alla Capone toccherà guidare le sorti del centrosinistra per tentare una seconda rimonta, quella per la riconquista di Palazzo Carafa, feudo del centro-destra ormai da quindici anni. L’annuncio definitivo è arrivato poco dopo la mezzanotte nella hall dell’hotel leccese, anche se già un’ora prima erano arrivati i primi sentori che la Capone potesse vincere. Lo scarto con Carlo Salvemini, suo principale avversario, è di 533 preferenze. La vicepresidente si gode questo risultato, nella sera che cambia la storia recente delle primarie e sfata per il Pd un pesante ‘tabu’ diventata quasi un’ossessione. Il primo dato, quello forse più significativo, è rappresentato dalla partecipazione: sono 7814 i leccesi che hanno votato per indicare il candidato migliore per Lecce. 3210 (41,35%) sono le preferenze per Salvemini, 3743 (48,22%) quelle per la Capone, e 810 (10,43%) per il ‘terzo incomodo’ Sabrina Sansonetti. 18 le schede bianche e 33 le nulle.

La vincitrice si è presentata all’Hotel Tiziano attorno alle 23.15. Al suo ingresso, è stata subito abbracciata dall’affetto dei propri sostenitori, contenti per questo responso e convinti di aver profuso uno sforzo decisivo per poter raggiungere la vittoria. Ma Capone ha mantenuto un profilo basso perché, come tutti hanno ribadito, “la vera battaglia inizia ora”. Di diverso umore, i sostenitori degli altri due candidati, sebbene il risultato di Salvemini sia di tutto rispetto e quello della Sansonetti, maturato in pochi giorni di campagna per le primarie, resta un valore aggiunto.

La vicepresidente, visibilmente commossa per il risultato, nelle prime dichiarazioni si è appellata all’unità del centrosinistra, sottolineando la grande festa democratica delle primarie, considerando sia Salvemini che Sansonetti come risorse da utilizzare per il bene del Pd, invitandoli a lavorare sin da subito per creare una “concreta alternativa dopo 15 anni di governo di centro-destra, che ha lasciato ferma la città”.

 

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