L’ortofrutta del Metapontino protagonista al ‘Fruit’ di Berlino
Rafforzare il comparto ortofrutticolo lucano puntando su due ‘veicoli’ di promozione di primo livello, come export e aggregazione. E’ la convinzione che la Cia (Confederazione italiana agricoltori) della Basilicata ha espresso in occasione di ‘Fruit Logistica’, la più importante fiera internazionale del settore, in corso a Berlino, dove la fragola ‘Candonga’ è l’esponente di spicco del made in Basilicata. A confermarlo sono le cifre: con 60 milioni di piantine vendute (pari a circa 1.000 ettari e una produzione stimata di 40.000 tonnellate), la ‘Candonga’ è la prima varietà utilizzata dai produttori di fragola del Sud Italia e nella piana di Metaponto viene impiegata nell’80% degli impianti su una superficie di 600 ettari, per 60-70 milioni di euro di fatturato.
E, nell’ambito dell’ortofrutta di qualità, una ‘Piattaforma’ nel Metapontino collegata alla rete dei mercati ortofrutticoli e generali in attività nel Paese e al Borsino dei prodotti agricoli lucani (da istituire) è un’occasione ghiotta che la Cia vuole coltivare. L’unico passo in avanti compiuto di recente è ‘Fresh Port’, un progetto che intende offrire alle aziende locali del settore agroalimentare sbocchi importanti nel mercato nazionale e internazionale, usufruendo del porto di Taranto. E la Cia ha in cantiere un Progetto per la realizzazione del Parco tecnologico delle produzioni ortofrutticole del Metapontino e l’approvazione di una legge regionale per l’introduzione del marchio collettivo geografico dei prodotti di qualità.
“Per tornare a crescere e ottenere più competitività, occorrono prima di tutto politiche che valorizzino sempre di più l’aggregazione del prodotto – sottolinea la Cia – perché solo tramite una maggiore cooperazione e concentrazione nella filiera ci saranno migliori condizioni e opportunità di affrontare con successo i mercati. Contestualmente, bisogna puntare verso il massimo incremento della capacità di esportazione, che oggi garantisce in media il 25-30% del giro d’affari del settore. E’ una scelta indispensabile per compensare almeno in parte il crollo dei consumi domestici di frutta e verdura, che anche nel 2013 sono diminuiti del 2% in quantità e del 3% in valore”.
“Il nostro ‘progetto economico’ che presenteremo alla VI Assemblea elettiva Cia del 15 febbraio a Potenza – afferma il presidente Donato Distefano – rappresenta una sostanziale azione innovativa per promuovere iniziative concrete in grado di rafforzare il tessuto imprenditoriale agricolo, creare valore aggiunto e reddito per gli operatori. Il protagonismo degli agricoltori e il rilancio dell’azione dei Gruppi d’interesse economico sono precondizioni per il progetto, ma esso necessita di competenze, assetti organizzativi, capacita di rimettersi in gioco. Bisogna valorizzare le opportunità della ‘qualità regolamentata’ legata al territorio, su tre assi: il rafforzamento delle denominazioni di origine con la creazione di consorzi in grado di programmare e promuovere il prodotto; lo sviluppo del biologico organizzato sul territorio ed in grado di accrescere la fiducia del consumatore, anche mediante un più efficace ed efficiente sistema di controllo; la creazione di ‘sistemi di qualità nazionale’ non alternativi alle denominazioni tipiche, ma integrati nella gamma delle qualità”.