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L’ospedale ‘Tatarella’ di Cerignola diventa unità operativa di Urologia all’avanguardia

L’Unità operativa di urologia dell’ospedale ‘Giuseppe Tatarella’ di Cerignola, diretta dal dottor Giovanni De Ceglie, reparto inaugurato nel 2007, è tra i centri di eccellenza in Puglia per il trattamento risolutivo, con nuove metodiche di lifting urogenitale, dell’incontinenza urinaria e del prolasso genitale, disturbi che in Italia colpiscono circa 5 milioni di donne over 40.

Un grande risultato, se consideriamo che fino a qualche anno fa per curare una malattia, era scontato rivolgersi ai grandi centri del nord Italia, mentre oggi è possibile curarsi nella propria città o regione grazie alla realizzazione di reparti di eccellenza in molti ospedali del Mezzogiorno.

“Moltissime donne subiscono per anni questi disturbi e si rassegnano ai pannolini perché non sanno che ora esistono avanzati e definitivi interventi di chirurgia mininvasiva a carico del Sistema Sanitario Nazionale, quindi gratis per la paziente. – ha affermato il dottor Giovanni De Ceglie, direttore del reparto cerignolano – Ricordo anche che il nostro ospedale, grazie alla sensibilità del nuovo direttore generale dottor Attilio Manfrini, negli ultimi anni ha portato a livelli di eccellenza non solo le prestazioni mediche e chirurgiche ma anche l’accoglienza nei confronti delle degenti”.

“L’incontinenza urinaria e il prolasso urogenitale – ha proseguito De Ceglie – colpiscono circa 5 milioni di donne italiane dai 35 anni in su, e sono tra i problemi femminili più frequenti. Nonostante la diffusione di queste patologie, che con ansia, depressione, tendenza a isolarsi per il timore di improvvise perdite di urina, e nel caso del prolasso perdite vaginali e sanguinamenti, incidono pesantemente sulla qualità di vita, sui rapporti sociali, sull’intesa di coppia e sulla sessualità, solo una minoranza riesce a vincere vergogna e imbarazzo per rivolgersi al medico; le altre donne si rassegnano ai pannoloni. L’incontinenza urinaria da sforzo nella donna si manifesta a seguito di un piccolo sforzo come un colpo di tosse, uno starnuto, il sollevamento di una borsa o un esercizio fisico, ed è causata principalmente dalle gravidanze e dal parto. Altre cause sono la menopausa,il prolasso genitale, l’età, la tosse cronica, il fumo, la stipsi, le attività pesanti e sportive ed esiti di chirurgia pelvica. Il prolasso genitale consiste nell’abbassamento dalla sede naturale e talvolta fuori dall’introito vaginale di una o più strutture pelviche, utero, vescica e retto, e riguarda 3 donne su 10 dopo i 50 anni”.

 

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