Lotta al caporalato, emendamenti a riforma Codice Antimafia rafforzano iniziative
Intanto, nella lotta al caporalato, che coinvolge anche centinaia di migliaia di migranti nel nostro Paese, arriva la svolta con la presentazione, da parte del Governo, di due emendamenti alla riforma del Codice Antimafia in discussione nella Commissione Giustizia. “Con gli emendamenti introdotti – spiega Pietro Simonetti, coordinamento regionale Politiche migranti – si prevede la confisca penale obbligatoria e allargata dei beni per il reato di caporalato (613 bis) e la responsabilità delle imprese che si avvalgano dell’intermediazione dei caporali. Si tratta di norme che cambiano totalmente le modalità e i contenuti della lotta alla intermediazione illegale e il contrasto al lavoro nero. La norma, che dovrebbe essere approvata in aula nella prima settimana di novembre, contribuirà al rafforzamento delle iniziative programmate in Basilicata per l’accoglienza dei lavoratori stagionali migranti in particolare nelle aree del Bradano e del Metapontino per cancellare i siti abusivi e combattere lo sfruttamento della forza lavoro da parte dei caporali, delle cooperative di comodo e di alcune agenzie di lavoro interinale che operano in Basilicata, Puglia e Calabria”.
Solo nel Metapontino nel 2014 sono stati avviati 34 mila lavoratori dei quali 14 mila comunitari ed extracomunitari in prevalenza residenti in Puglia e Calabria che hanno dovuto versare 10 euro a testa per il trasporto dai comuni di residenza alle campagne dell’area. La forte iniziativa dell’ispettorato del lavoro e delle forze dell’ordine effettuata in Basilicata, nel periodo agosto settembre, si è concretizzata con 220 interventi di controllo e 68 aziende irregolari sanzionate. Su 900 lavoratori controllati sono risultati in nero 103 braccianti, di cui 85 migranti. “Questi interventi e la disponibilità di molte imprese – aggiunge Simonetti – ha permesso l’aumento delle assunzioni tramite i centri per l’impiego, mediante le prenotazione, mentre permangono ampie fasce di intermediazione illegale in particolare nell’ambito del trasporto e nella gestione dei siti abusivi. La prima questione da affrontare a partire dal Metapontino è quella della attuazione di un piano interregionale integrato di trasporto pubblico e di formazione da parte delle Regioni interessate per eliminare il monopolio dei trasporti da parte dei caporali e delle strutture di intermediazioni illegale privata. Coniugando la programmazione di interventi sull’accoglienza, il trasporto con le nuove norme in corso di approvazione si potranno dare risposte concrete ai lavoratori ed alle imprese che rispettano i contratti oltre a quelle che vogliono liberarsi dalla stretta del caporalato anche utilizzando la leva degli incentivi e del sostegno della produzione”. Intanto, è pronto il provvedimento che consentirà alle famiglie di assumere dal primo dicembre assistenti domiciliari attraverso i Centri per l’Impiego.