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L’UGL Basilicata sulla vertenza Ferrosud

“Quante riunioni e sedute straordinarie si sono consumate per discutere e deliberare sulla grave situazione nella quale si trova lo stabilimento Ferrosud spa di Matera. L’UGL Basilicata metalmeccanici è stata e rimane comunque critica verso quei soggetti responsabili che non hanno consentito che tali iniziative potevano essere consumate in tempo utile e non ora che oramai si gioca una partita nei tempi supplementari”. Lo dichiara il segretario regionale dell’UGL Basilicata metalmeccanici, Giuseppe Giordano aggiungendo che “vorremmo ricordare, lo stabilimento Ferrosud di Matera originariamente del Gruppo Ansaldo Breda, da oltre 40 anni produce carrozze ferroviarie e costituisce un importante presidio produttivo che ha dato occupazione fino a 800 lavoratori. Solo a seguito della decisione di Ansaldo Breda di dismettere lo stabilimento, nel 2002 la Ferrosud è stata acquisita dal gruppo Mancini che si era impegnato a mantenere e rilanciare lo stabilimento attraverso la sua ristrutturazione e che non è stato in grado di assicurare prospettive produttive ed occupazionali venendo meno a tutti gli impegni assunti. L’UGL – prosegue il segretario – ricorda che dopo il concordato la gestione Mancini aveva annunciato piani di investimento e commesse e nuova ripresa, ma al solito nessuna commessa, tant’è che si è registrata, complice qualche sigla sindacale filo aziendale, nessuna voglia di discutere con la nuova cordata presentata dall’UGL, nessun accordo con Step ONE di Tito, ed all’incontro in Regione invece che portare il richiesto piano industriale, l’attuale gestione portò un nuova richiesta di cassa integrazione dei 144 lavoratori dipendenti. Solo ora – chiede Giordano – ci si vuol far credere ai lavoratori di trovare una via unica d’uscita? Il dato sconcertante ora è che l’azienda ha attivato da ieri le procedure di mobilità per 36 dei suoi 129 dipendenti (48 dei quali si trovano attualmente in cassa integrazione straordinaria) per motivi gestionali e di riorganizzazione aziendale. A tal proposito – continua il leader dei metalmeccanici UGL – dopo gli ennesimi incontri svoltisi in Regione nelle scorse settimane, e conclusisi con un nulla di fatto, si mettano a tacere coloro che non hanno mai gradito l’UGL e ciò che auspicava e fortemente voleva ossia, che alla Ferrosud giungessero nuovi imprenditori con un progetto industriale credibile. Il caso di Matera è stato fatto divenire un paradosso. Sulla vicenda dello stabilimento Ferrosud di Matera, è necessario ormai che intervenga il Governo nazionale ritenendo – conclude Giordano – che sia giunto il momento che tutti i protagonisti che negli anni passati hanno gestito l’industria, oggi si assumano le loro responsabilità verso i lavoratori ed il territorio perché, non hanno saputo affrontare e risolvere tale vicenda con la dovuta e incisiva determinazione. A rientro dalla pausa estiva, l’UGL chiederà di conoscere le iniziative in atto e quali impegni sono stati assunti dagli interlocutori direttamente interessati. Ma l’obiettivo dell’interrogazione sarà anche, quello di sollecitare le azioni di confronto unitariamente con il sindacato, fra le istituzioni, per favorire il riposizionamento dello stabilimento Ferrosud, nei futuri scenari del settore ferroviario”.

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