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L’UGL incontra il ministro Clini

C’è bisogno di equilibrio. È questo il messaggio che l’Ugl, nelle persone di Ivette Cagliari, segretario Confederale dell’Ugl e Giuseppe Carenza, segretario generale dell’UGL Puglia, ha trasmesso nell’incontro con il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini, nella Prefettura di Taranto. Qui Clini, il sottosegretario allo Sviluppo economico De Vincenti, il garante dell’AIA Esposito e il commissario della bonifica Pini, hanno incontrato i rappresentanti delle istituzioni e delle parti sociali per un ulteriore punto della situazione. Sotto la lente, anche qui, lo stato di attuazione dell’AIA e l’avvio della legge sulla bonifica, finanziata con 336 milioni di euro lo scorso ottobre.

“Questa dell’Ilva – ha commentato il segretario Confederale – è una situazione complessa ed è uno scontro tra poteri, che vorremmo evitare di far radicare. Ciascuno per la propria competenza dovrebbe fare un passo indietro per il bene comune, per dare risposte coerenti con il diritto alla salute e il diritto al lavoro, che sono costituzionali e diritti naturali che non possono essere disattesi”. L’Ugl, che ha già collaborato a livello istituzionale e con le altre parti coinvolte per la formulazione dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, è convinta e cosciente che Taranto vada bonificata e in tal modo si potrà dare sviluppo e occupazione.

“Indire un referendum – prosegue Ivette Cagliari – è sempre qualcosa di democratico, però in questa situazione bisognerebbe fare i pompieri e buttare acqua sull’incendio. Il dialogo è fondamentale, la cittadinanza ha il diritto di essere coinvolta, ma non possono essere attuati spot in periodo elettorale. Con calma e senza pregiudizi, senza rabbia e con molta pacatezza bisogna trovare un punto d’incontro di rilievo sociale, soprattutto in questa situazione, per non distruggere la più grande industria italiana, favorendo la concorrenza”.

L’errore sta nello scontro apparente tra diritti apparentemente configgenti, se si lavora insieme. È una partita che viene da lontano e che non si può pretendere di risolvere con semplici operazioni. “L’ Ugl Puglia – precisa Giuseppe Carenza – è preoccupata perché vorremmo trovare un equilibrio tra lavoro e salute. Noi siamo convinti e coscienti che bisogna sia occuparsi del lavoro, ma anche della salute e non andare in conflitto ed essere spot per gli altri. Quindi anche su questo noi cercheremo di essere uniti, insieme alle altre sigle sindacali, finché insieme si possa traghettare questo problema e far sì che i cittadini tarantini e i lavoratori siano sulla stessa barca, verso la crescita”.

 

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