L’UGL interviene al 1°Congresso Fismic
“Certamente và evidenziata la gravità della recessione regionale, che suggerirebbe di sostenere l’economia attraverso la politica fiscale, ma la Basilicata ha grosse difficoltà a intervenire verso una diversa impostazione di politica economica. Nulla di più si sta effettuando per sostenere i consumi, quanto per proteggere i redditi dei disoccupati, alleggerire i costi delle imprese, aiutare le piccole e medie imprese dalla stretta creditizia, favorire la crescita in generale e impedire la moltiplicazione del precariato”. E’ quanto ha dichiarato l’UGL Basilicata con la propria rappresentanza prendendo parte ai lavori del I° congresso regionale Fismic della Basilicata.
“La Basilicata sta attraversando mesi veramente difficili, a causa di un’assenza di coesione e compattezza, nonostante ci siano tutte le capacità per ridare alla nostra Regione il futuro che merita. Sono tante le criticità da risolvere. In Basilicata – ha rimarcato la delegazione composta dai leader lucani UGL, Tancredi, Russo e Giordano, – rimane prioritario il problema delle infrastrutture, il fallimento dei consorzi industriali, la Ferrosud, Valbasento, Firema, Fiat di Melfi e di tutte le fabbriche dell’indotto. Dobbiamo lavorare per un più forte sindacato che sappia andare oltre la semplice rivendicazione e affronti i problemi legati agli interessi dei lavoratori: oggi non si può fare altrimenti, non c’è alternativa all’unità tra i sindacati ed i lavoratori ne hanno bisogno. Le organizzazioni sindacali – ha continuato la delegazione – devono dimenticare certe loro peculiarità e guardare allo stesso traguardo. L’obiettivo è difendere i posti di lavoro e i salari e creare condizioni per la crescita dell’occupazione. Senza unità sindacale molti obiettivi non si possono raggiungere. Nell’attuale situazione recessiva, non è però possibile puntare solo sulla politica industriale; occorre accompagnarla con interventi di sostegno e di stabilizzazione della domanda, declinati in funzione dell’espansione dello stato sociale (rafforzamento degli ammortizzatori sociali, reddito di cittadinanza ecc.). Politica industriale per rilanciare il lavoro e politiche di welfare per contenere gli effetti negativi dovuti ai raggiustamenti dei mercati sono due aspetti inevitabilmente connessi nell’obiettivo di favorire un assetto sociale più equilibrato. Proposte come queste per la crescita dell’occupazione, la ristrutturazione industriale, il consolidamento del welfare sono un toccasana sia per il campo economico che per quello politico. E qui – concludono Russo, Giordano e Tancredi -, l’UGL offre un utile contributo, una chiave di
lettura di quanto la politica regionale è stata fallimentare e una prospettiva di cambiamento: i contenuti dell’UGL sono chiari, le proposte sono molte, concrete, realizzabili, sicuramente largamente condivise. Solo noi sindacato possiamo essere capaci di dare benefici economici concreti a tutta la Basilicata, e di far vivere proprio tutti in una Regione meno degradata, insicura e ingiusta”.