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L’UGL Puglia invita a votare per il ‘Grande Sud’

L’Unione Generale del Lavoro, nel riconoscere la centralità e la dignità della persona, individua nelle forme e negli strumenti di una moderna socialità collettiva una delle fondamentali conquiste del sindacato. In tal senso, ritiene che sia il cittadino a dover stabilire chi lo debba rappresentare. Per questo, tre anni fa, si è dedicata alla raccolta di firme per la modifica elettorale. Purtroppo né alla Camera, né al Senato, né alla Presidenza della Repubblica, hanno preso in considerazione le migliaia di firme raccolte. Con la certezza di avere maggiore attenzione nel Parlamento, l’UGL Puglia ha puntato nel Grande Sud, perché si riconosce come parte politica, soprattutto per quello che è il ruolo svolto a favore dello sviluppo del territorio.

“Il sistema è questo – spiega il segretario generale dell’UGL Puglia Giuseppe Carenza – noi ci stiamo adattando. Il movimento federalista Grande Sud ha avuto il merito di accogliere un programma di candidati, che noi abbiamo consegnato. L’obiettivo della discesa in campo dei candidati dell’UGL in seno al Grande Sud è di far arrivare la voce del Mezzogiorno alla Camera e al Senato. Questo è importante, perché il movimento politico si è impegnato con noi a sostenere le battaglie a tutela del Mezzogiorno, a tutela del fisco, a tutela di tutto quello che è l’esigenza perché le iniziative che abbiamo cercato di far partire nelle precedenti tornate elettorali e non sempre hanno avuto riscontro ed eco nelle altre forze politiche. Grande sud, partendo dal fatto che vuole dare sviluppo e coesione al territorio del Mezzogiorno, potrà dare gli input che noi vogliamo mettere in evidenza in ambito parlamentare, con disegni di legge, proposte di legge”.

Le tematiche che l’UGL ha cuore sono il lavoro, al centro dei bisogni attuali, il fisco, che dev’essere più equo e capace di salvaguardare dalla crisi, la famiglia, valore essenziale e asse portante tra i valori dell’uomo, l’occupazione femminile, che nelle regioni Meridionali è a livelli bassissimi e lo sviluppo del Mezzogiorno, Che dev’essere maggiormente considerato, attraverso politiche efficienti per rilanciarlo. “È importante – conclude il segretario generale dell’UGL Puglia – tener presente che il Grande Sud sia una federazione di quattro movimenti, l’MpA, Io Sud, Ugl e Movimento Grande Sud. Questo porta il movimento ad voler dare un taglio nuovo, un’idea diversa di fare sindacato, non attraverso la classica lista politica che vuole essere in prima fila. La scelta di votare Grande Sud risponde alle nostre richieste che sono l’abolizione dell’Imu sulla prima casa, una riforma fiscale con l’introduzione del quoziente familiare, la detassazione totale dei nuovi assunti under 35 e over 50. Dunque la nostra battaglia è chiara e aperta, perché questo è il momento delle scelte, dalle quali non tornare più indietro. Se davvero vogliamo allontanarci dal baratro”.

 

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