Lunedì in Regione la presentazione del volume ‘Marina di Teana, la Pittura’
Lunedì 8 gennaio, nella Sala A del palazzo del Consiglio regionale di Basilicata, è prevista la presentazione del volume “Marino di Teana, La Pittura”, scritto da Giovanni Percoco e curato da Valentino Vitale. All’evento, oltre a diversi artisti lucani e appassionati di arte, interverranno il presidente della Commissione regionale Lucani nel Mondo, Aurelio Pace, il consigliere regionale Vincenzo Robortella, e il sindaco di Teana, Vincenzo Fiorenza.
Francesco Marino di Teana (Teana, 8 agosto 1920 – Pèrigny, Francia, 1 gennaio 2012) è annoverato tra gli artisti più creativi e di spessore del ‘900. L’arte contemporanea lo celebra come un uomo di cultura, tra i più poliedrici, capace di esprimere originalità, ma non per questo slegata dal contingente e ambiente circostante. La Basilicata lo annovera tra i suoi lucani illustri: partito da un piccolo paese dell’area Sud come modesto pastore e agricoltore per cercare fortuna nella lontana Argentina, diventato tra gli scultori più apprezzati al mondo.
Lavorando come manovale e muratore, riesce a garantirsi una esistenza dignitosa e con la possibilità di coltivare le sue passioni e propensioni. Studia tanto, fino a divenire professore superiore della Scuola nazionale di Belle Arti di Buenos Aires, e successivamente ambasciatore culturale in Francia. Le sue opere sono esposte nelle principali accademie e musei del mondo. Teana e la Basilicata non lo hanno dimenticato e tanto in vita che dopo la morte avvenuta nel 2012, sono diverse le manifestazioni che hanno inteso esaltare un artista che, pur se diviso e conteso tra tre nazioni, è sempre rimasto visceralmente legato alle sue origini. Per questo volle legare indissolubilmente il suo cognome al paese natio, attestandone la carica ispiratrice primordiale anche dopo essere stato apprezzato dalle più importanti accademie e centri culturali del mondo. La Basilicata, per Marino da Teana ha rappresentato sempre una fonte inesauribile di idee ed emozioni. Nel libro di Percoco, scritto quando l’artista era ancora in vita e con cui ha condiviso ogni parte del testo, c’è un Marino di Teana diverso, meno conosciuto: pittura e filosofia, dalle opere giovanili fino all’età matura. Un lucano illustre che, anche attraverso le sue sculture e dipinti, resta profondamento legato ai valori della terra d’origine e che nel libro vengono esaltate in un contesto internazionale.