M5S Venosa critico verso l’amministrazione comunale
Veramente non ci sono più parole per descrivere l’operato della Giunta Gammone che continua a stupirci per l’incapacità di risolvere i problemi e per il ricorso a decisioni dettate da una isteria politica e da una confusione amministrativa che sembra non avere mai fine.
Così dopo aver approvato all’unanimità una mozione in consiglio comunale proposta dal Movimento 5 Stelle con la quale si impegnava la Giunta a indirizzare la propria azione politica verso il Bilancio partecipato con il coinvolgimento di cittadini, associazioni, categorie, sindacati, ecco arrivare un decreto sindacale (n. 34 del 04.10.2016) che lascia allibiti. Ancora una volta la maggioranza dimostra di non aver compreso i meccanismi del bilancio partecipato e confonde la partecipazione popolare con l’idea di un bilancio partecipato all’interno della segreteria del PD venosino.
Un decreto sindacale che appare una resa incondizionata del Sindaco e della Giunta costretti ad ammettere tra le righe la propria incompetenza e ad affidarsi ad un gruppo di “saggi” per la predisposizione dei futuri bilanci.
Un atto che ha tanti significati politici, tutti molto preoccupanti. Innanzitutto, dopo il decreto sindacale ci viene da domandarci a cosa serva la figura dell’assessore al Bilancio, il quale ormai appare una figura totalmente svuotata di potere e commissariato nelle sue funzioni. Usando una metafora scolastica possiamo tranquillamente affermare che il neo assessore al Bilancio aveva bisogno non di 1 ma addirittura di 6 maestri di sostegno per svolgere il suo lavoro.
Ma allo stesso tempo ci viene da chiederci a che servono gli uffici comunali e i dirigenti strapagati se poi, per perseguire gli obbiettivi di finanza pubblica occorre rivolgersi all’esterno.
Ancora, ci chiediamo quale rinnovamento e quale cambiamento ci sia stato se i saggi chiamati ad intervenire in soccorso della barca che affonda, sono amministratori che già hanno avuto a che fare con la cosa pubblica venosina e con il bilancio e, in alcuni casi, sono finanche responsabili del disastro in cui oggi ci troviamo.
Per finire, ci piacerebbe tanto sapere che fine hanno fatto le altre forze politiche che un tempo appoggiavano questa maggioranza, si direbbe che ormai sono state tutte fagocitate dal Partito Demo-cristiano e non hanno più diritto di parola e di rappresentanza.
Insomma, l’ultima trovata del PD venosino appare più che altro come una sorta di accanimento terapeutico nei confronti di una maggioranza e di una Giunta ormai giunta alla fine. Mancanza di idee, progettualità, incapacità a capire le esigenze reali dei cittadini e a mettere al centro dell’azione politica i problemi della gente non saranno certo risolti con l’aiuto dei 6 saggi.
MoVimento 5 Stelle Venosa