Magneti Marelli, a rischio gli investimenti su cambi di IV generazione
La dirigenza della Magneti Marelli ha ufficializzato questa mattina alle organizzazioni sindacali territoriali il ritiro dell’investimento sullo stabilimento di Bari, annunciato lo scorso mese di febbraio per la produzione nel sito pugliese di cambi di IV generazione freechoise.
La causa di questa scelta: le iniziative di sciopero messe in atto dalla Fiom-Cgil volte ad ostacolare l’introduzione delle pause collettive anziché individuali.
Come Segreterie nazionali abbiamo chiesto immediatamente l’incontro Magneti Marelli, in quanto siamo preoccupati delle prospettive industriali e occupazionali del sito barese se l’azienda dovesse dare seguito a quanto annunciato oggi.
Come Fim Cisl ribadiamo a Magneti Marelli, come d’altra parte avevamo già dichiarato il 25 febbraio scorso, la nostra piena disponibilità ad affrontare tutte le discussione inerenti e necessarie alla nuova organizzazione del lavoro al fine di trovare soluzioni e rendere fattibile l’investimento nel sito pugliese.
Riteniamo grave, che da parte della Fiom-Cgil non sia stato valutato il rischio della messa in discussione degli investimenti a seguito dei comportamenti di esasperazione del conflitto messo in atto. Soprattutto visto che da tempo, in tante altre realtà del gruppo Fiat si effettuano pause collettive condivise in passato anche dalla Fiom-Cgil.
Ferdinando Uliano – Segretario nazionale FIM CISL