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Maltempo, crolla a Tursi un tratto dell’argine murato del canale Pescogrosso

“Le piogge sono arrivate, anche se non in maniera eccezionale, per fortuna. Le ultime precipitazioni invernali hanno causato l’ennesimo danno: un altro tratto dell’argine murato del canale Pescogrosso, nel rione Santi Quaranta, è crollato ieri sera. Come i cittadini possono ravvisare, il cedimento si è verificato nonostante il torrente fosse calmo. E se ci fosse stata una piena? Quali i danni e quali le conseguenze per l’incolumità dei cittadini? Inoltre, il ponte che collega la strada provinciale con il rione Santi Quaranta è in grave pericolo, dato che poggia su un argine crollato”. Lo dichiara Mario Cuccarese, portavoce dell’associazione MuoviAmo Tursi.
“Ieri sera, si è tenuta una riunione d’emergenza tra amministrazione e tecnici comunali – aggiunge Cuccarese – per stabilire il da farsi. Riunione inutile e tardiva, dato che il primo crollo risale all’alluvione di marzo 2011, 4 anni fa. A seguito, la Provincia realizzò il pesante argine sostitutivo in cemento armato, che ancora giace nel letto del torrente. Il secondo crollo si è verificato durante l’inverno scorso, sempre nello stesso punto. Ieri il nuovo crollo. Più di 100 metri di argine crollato e pericolante.
La causa di questi crolli è la forte erosione che il torrente esercita in quel punto, tanto da scoprire le fondamenta degli argini fino a farli crollare. Ma una considerevole responsabilità è da imputare a chi non effettua la manutenzione ordinaria degli argini e a chi, nonostante gli strumenti e le risorse finanziarie, non ha rimediato in questi 4 lunghissimi anni.
Nonostante i numerosi articoli sulla vicenda apparsi su Tursi è Nostra e i comunicati stampa di MuoviAmo Tursi, nonostante le petizioni dei residenti della zona 167, l’amministrazione comunale non ha mai concretamente rimediato all’emergenza. Essa poteva intervenire immediatamente con una spesa urgente fino a 200 mila euro. Oppure poteva realizzare l’intervento così come fece per il parcheggio in Rabatana, che venne progettato, finanziato e realizzato nel giro di pochi mesi. Si accese un mutuo di 174 mila euro presso la Cassa Depositi e Prestiti, grazie all’incarico dato ad un architetto il 22 marzo 2011, pochi giorni dopo l’alluvione. Perché la stessa celerità d’intervento non è stata adoperata per l’argine crollato nel Pescogrosso? Il parcheggio crollato in Rabatana non comprometteva mica vite umane. L’argine crollato invece sì”.

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