Manduria in piazza contro la tendopoli
Protesta dei cittadini di Manduria contro la tendopoli allestita a due passi dal centro abitato del paese pugliese per ospitare i clandestini nordafricani provenienti da Lampedusa. I cittadini sono scesi in piazza davanti al municipio insieme al dimissionario sindaco di Manduria, Paolo Tommasino, e al presidente della regione Puglia Nichi Vendola, che ha attaccato duramente la gestione dell’emergenza da parte del governo. La tensione in città non accenna a diminuire, infatti ieri, poco dopo le 16 un migrante ha tentato di darsi fuoco. In Tunisia il gesto ha significato rivoluzione. Qui significa esasperazione e disperazione. Anche perché, nelle ultime ore, fuggire dalla tendopoli si è fatto più difficile. Ora gli agenti che pattugliano la zona sono circa 500 e molti sono nelle stazioni vicine per impedire l’esodo via treno. Il tutto senza considerare la rabbia degli abitanti del posto. Nel caos provocato dal tentativo di darsi fuoco del migrante disperato un funzionario della polizia, il dirigente dell’ufficio immigrazione della questura di Taranto, Antonio Calcagni, è rimasto colpito al volto dal cancello d’ingresso della tendopoli rimanendo ferito. Il funzionario è stato medicato nell’ospedale di Manduria dove gli sono stati praticati due punti di sutura.