Manduria Lab denuncia la ‘paralisi’ di alcuni settori dell’amministrazione comunale
Il recente comunicato stampa dei Consiglieri del PD restituisce una immagine della amministrazione in carica che dovrebbe inquietare non poco i cittadini di Manduria. Il quadro è quello di una paralisi di alcuni settori vitali per la città, quale l’Ufficio Tecnico, privo di dirigenza da tempo, di una mancanza di progettualità e chiarezza di obiettivi, di approssimazione nei processi decisionali. Ma ciò che colpisce maggiormente è la denuncia di una totale assenza di condivisione nelle scelte, con la quasi completa autonomia di alcuni assessorati rispetto al resto dei componenti della giunta, di mancanza di trasparenza e di partecipazione, nei confronti della città e delle stesse forze che sostengono l’amministrazione. Collegialità, trasparenza, partecipazione, inclusività che sono o dovrebbero essere valori fondanti per un partito che si dichiara (non sappiamo ancora per quanto) di sinistra.
Le esternazioni dei consiglieri del PD, il profondo disagio che essi (tardivamente) manifestano, e di cui la mancata approvazione della delibera sul depuratore non è che la punta dell’iceberg, non dimostrano forse il fallimento di una politica, quella delle cosiddette larghe intese (ma in questo caso sarebbe meglio dire degli inciuci) che ha messo in parentesi principi, convinzioni, appartenenze, differenze in nome di una governabilità, di un “voler fare” avulso da distinzioni di carattere ideale? Alla prova dei fatti questa politica non ha prodotto se non lacerazioni e un navigare a vista che lascia la città allo sbando. È una perdita per tutti, ma in modo particolare per quelle forze che avrebbero potuto essere, insieme con noi di Manduria Lab, protagoniste nella nascita di un progetto di stampo progressista nella nostra città e che invece hanno preferito imboccare una scorciatoia verso la stanza dei bottoni. Che cosa abbia prodotto una tale scelta, anche in termini di risultati concreti, è sotto gli occhi di tutti, se è vero come è vero che nemmeno l’essere forza di governo in Regione ha posto i suddetti consiglieri nella condizione di prevedere e scongiurare quanto andava maturando in merito al depuratore consortile; se è vero come è vero che nessuno dei propositi baldanzosamente espressi al momento del passaggio in maggioranza è stato portato a buon fine.
In una situazione fluida e in continuo divenire, quale è quella politica italiana a tutti i livelli, noi di Manduria Lab una bussola crediamo di averla trovata, che ci guidi nella scelta di campo, ed è proprio il richiamo a quei principi e valori che possono fare da collante dello stare insieme, che hanno animato in passato, un po’ ovunque in Italia, esperienze politico-amministrative positive, ma la cui carica propulsiva verso una stagione di cambiamenti è secondo noi ancora viva e vitale.
Manduria Lab
Laboratorio politico progressista