Manovra, accorgersi del problema prima che lo Stato imploda
“Non vorrei che il Governo dovesse far la fine di quel monsignore che si lamentava della morte dei suoi cavalli ‘proprio quando si erano abituati a nutrirsi solo di acqua’. Giorno dopo giorno si stanno sottraendo allo Stato, nelel sue diverse articolazioni, risorse vitali e speriamo che non si aspetti il crollo dell’impalcatura della Repubblica per accorgersene”. Così il presidente della Regione Basilicata e membro dell’ufficio di Presidenza della Conferenza delle Regioni Vito De Filippo sulla Manovra finanziaria.
“Le Regioni, ma anche le Province e i Comuni, sono tutte costrette a cibarsi solo di acqua. Non abbiamo più i fondi per far fronte ai contratti con cui gestiamo le funzioni che lo stesso Stato ci ha delegato. Sul trasporto pubblico locale, ad esempio, è impossibile cercare una quadratura e siamo pronti a consegnare al Governo quei contratti e quelle funzioni a cui non riusciremo a far fronte. Saremmo felici di renderci conto che al Ministero dell’Economia qualcuno riesce chiudere contratti senza pagare i corrispettivi, ma siamo certi che non sia così e ci preoccupa che i cittadini vengano abbandonati e lo Stato, in tutte le sue articolazioni, con le sue funzioni, perda anche la credibilità”.
“Da parte nostra – ha aggiunto De Filippo – c’è un forte senso di responsabilità che ci porta a cercare di contemperare le esigenze di riduzione dei costi con quelle di mantenimento della presenza dello Stato. Anche per questo le Regioni faranno presto una proposta di autoriforma che sia sostenibile e realistica, in contrasto con la deriva di chi affronta i problemi di bilancio barcamenandosi tra proposte spot e tagli di stampo ragionieristico”.