Manovra del Governo, l’attacco di Stefàno “In una manovra porcheria solo una buona notizia per la Puglia”
“Stop alla burocrazia che frena la tutela del territorio, ma anche agli alibi. Poniamo fine ad un paradosso, che rendeva ancora più difficoltosa una condizione già resa tragicamente complicata dall’epidemia Xylella”. Così il senatore Dario Stefàno (PD) annuncia l’assorbimento nella manovra al voto dell’emendamento, a sua firma, che prevede la deroga al decreto del Mipaaf del 23 ottobre 2014 “Istituzione dell’elenco degli alberi monumentali d’Italia e principi e criteri direttivi per il loro censimento” per le aziende che ricadono nelle zone infette (di cui alla Decisione di esecuzione UE2018/927 del 27 giugno 2018).
“Una battaglia politica personale – commenta Stefàno – che ha saputo resistere e avere la meglio anche rispetto alla scelta di un maxi emendamento, per niente discusso e sottoposto ad una fiducia frettolosa. Per fortuna avevamo fatto un lavoro preparatorio importante in Commissione che, grazie all’interlocuzione senza soste con il vice ministro Garavaglia, ci consente di consegnare alla Puglia uno strumento in più per contenere la diffusione della Xylella. Un regalo di Natale che voglio dedicare a tutti gli agricoltori pugliesi che riempiono di orgoglio la nostra identità”.
A cui si associa anche l’ulteriore stanziamento di 6 milioni di euro per il prossimo triennio del fondo per i prodotti cerealicoli, olivicoli e lattiero-caseari, da destinare al reimpianto con piante tolleranti o resistenti a Xylella fastidiosa nella zona infetta sottoposta a misure di contenimento del batterio.
Il dispositivo elaborato da sen Stefano pone fine ad una situazione paradossale per la quale i controlli, pensati e approvati proprio per difendere il patrimonio verde e monumentale, rischiavano di pregiudicare l’azione di recupero di un intero territorio. Molte aziende pugliesi, infatti, anche quando eventualmente destinatarie di fondi per il reimpianto di ulivi colpiti da Xylella, di fatto avrebbero potuto trovare la strada bloccata dagli adempimenti tecnico-amministrativi e autorizzazioni varie da parte degli enti territoriali.
“Con la deroga approvata in manovra e per mia iniziativa – spiega Stefàno – avremo due effetti positivi: da una parte rendere più immediata l’attuazione delle misure fitosanitarie, dall’altra sollevare i Comuni e le Soprintendenze da una mole di lavoro che non sono in grado di gestire secondo i tempi e i modi necessari ad affrontare l’emergenza e la tempistica dei bandi in atto. Basta alibi: si può cambiare marcia. La Regione prenda esempio”.