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Mar Ionio, Ugl Basilicata:”No alle trivelle”

“Continuiamo a dire il nostro no alle compagnie petrolifere che tentano e continuano a voler saccheggiare il territorio della costa ionica”. Questo il grido dell’Ugl Basilicata alla notizia che incessanti sono le richieste di trivellare il meraviglioso mar Jonio da parte di compagnie petrolifere interessate all’ ‘oro nero’ di cui sarebbero ricchi i fondali del Metapontino. Il secco NO arriva dai segretari regionali dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi, Enzo Piccinni e Pino Giordano per i quali, “affermiamo con forza che lo sviluppo economico del Metapontino deve coniugarsi con la difesa e la tutela dell’ambiente. Il petrolio dello Ionio non è nero, è azzurro come il nostro mare, verde come i nostri prati, e si chiama turismo. Diciamo, perciò, un no netto e deciso alla scellerato disegno di portare le sporche trivelle delle multinazionali del petrolio nel nostro mare facendo: sarà democratica battaglia con l’obiettivo di bloccare qualsiasi pur lontana avanzata di trivelle e di cercatori dell’oro nero e, per difendere il mare di casa nostra da un nuovo e invasivo attacco. Le multinazionali dimentichino da che per le loro trivellazioni del petrolio hanno intenzione di usare piattaforme di grande impatto almeno sotto il profilo visivo. Policoro e tutto il Metapontino – aggiungono Tancredi, Piccinni e Giordano – rappresentano per la nostra comunità valori identitari prim’ancora che straordinaria risorsa ambientale ed un importante strumento per la valorizzazione della nostra economia. Il mare rappresenta per noi un serbatoio di vita ed insieme una importantissima risorsa in grado di produrre benessere per la nostra comunità. Non è pensabile che . concludono i segretari Ugl, Tancredi, Piccinni e Giordano – si possa ulteriormente gravare la nostra terra di un peso che non può e non deve sostenere avendo già pagato un tributo decisivo allo sviluppo dell’intera economia nazionale. Piace rammentare che il nostro mare è la culla delle civiltà, la storia millenaria che narrano le nostre acque ci insegna che da qui è passata la civilizzazione che ha reso il mondo grande, da qui sono passati un crocevia di uomini ed idee che hanno concorso alla creazione dell’Europa. Ci opporremmo e non permetteremo a nessuno di deturpare il nostro mare concedendolo alle società petrolifere, sarebbe come rendere disponibile ai writers il Colosseo di Roma, come montare un ripetitore sulla Torre di Pisa. L’Ugl Basilicata ribadisce il suo no alle trivelle sullo Jonio”.

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