Marconia, nessuna ‘buona’ novità per la piscina comunale
“Errare è umano, perseverare è diabolico”. E’ un detto che sembra calzare a pennello su quanto potrebbe profilarsi in questi giorni a Pisticci.
Dopo l’ammanco di circa 1 milione di euro, che ancora non ha un colpevole (sembra ormai si vada dritto verso la prescrizione del reato), oggi ci troviamo di fronte all’ipotesi, spero ancora scongiurabile, che anche sulla Piscina Comunale i colpevoli non pagheranno e i cittadini dovranno ristorare i danni fatti da altri.
Non voglio entrare nel merito del dibattito che si è tenuto sull’argomento pochi giorni fa in Consiglio Comunale, dico solo che ancora una volta si tenta di cambiare la storia.
Dopo quanto detto in Assise, è doveroso da parte mia rassicurare tutti: non ci sono sciacalli di piazza, c’è solo una intera comunità che ha desiderio di verità e giustizia. Per qualcuno forse è troppo chiedere tanto.
Bisognerebbe ricordare che il dovere di una classe dirigente è quello di impegnarsi a fondo per perseguire la migliore soluzione che, sono sicuro, non può ricercarsi in una trattativa con l’Agenzia dello Sport colpevole fino all’inverosimile.
Ma non è l’unico dovere. Guai a quella classe dirigente che nella propria azione non persegue l’idea di giustizia immolandola all’altare dell’appartenenza politica.
Si farebbe passare un messaggio pericoloso, che qui a Pisticci tutti possono fare tutto senza mai rendere conto a nessuno, basta avere il giusto pigmalione.
Non è un fulmine a ciel sereno, è ormai dal 2008 che ho sollevato la questione non solo con interventi sulla stampa ma anche con interrogazioni scritte agli Amministratori di allora. D’altro canto sono stati tanti gli “inviti a lasciar perdere” che mi sono pervenuti dalla politica. Gli addetti ai lavori quindi hanno sempre saputo.
Così come è evidente che la convenzione stipulata sembra il testamento di un moribondo che decide di lasciare parte del proprio patrimonio ad un amico. Si dà in gestione una struttura costata circa trecentomila euro, si accende una fidejussione per un altro milione, ci si impegna a versare all’Agenzia dello Sport anche ottantottomila euro all’anno per vent’anni, per un totale di circa tre milioni di euro, chiedendo in cambio solo una fidejussione di tremila euro!
Non c’è che dire, un vero colpo di fortuna per l’Agenzia dello Sport …. o forse no?
E non finisce qui, dopo che arrivano al Comune, da parte del Credito Sportivo, diversi inviti a pagare le rate scadute non onorate dall’Agenzia dello Sport, su richiesta di quest’ultima il Comune accende un’altra fidejussione di circa centoquarantamila euro che dovrebbe garantire un finanziamento per la realizzazione di un impianto solare termico e uno fotovoltaico. Anche qui un’altra furbata senza che nessuno se ne accorga: viene realizzato solo il solare termico.
Intanto il CONI chiede ripetutamente lumi al Comune per sapere chi fosse questa Agenzia dello Sport che gestisce una convenzione non intestata a quest’ultima. Segno che chi era a quel tempo ai vertici del CONI provinciale di Matera, forse stava agendo male. Ma anche queste ripetute richieste di chiarimenti non fanno scattare nessun campanello d’allarme.
Bastava fare una visura camerale per capirci qualcosa. Per ritrovare stessi cognomi nei vertici del CONI e tra gli amministratori dell’Agenzia dello Sport.
E ancora, dopo la mia denuncia sugli organi di stampa di Settembre 2008, ad un tratto sparisce il logo del CONI all’entrata della Piscina, ancora un segnale forte che nessuno coglie. E i contenziosi con le varie imprese che hanno eseguito lavori … Nulla, proprio nessuno si è mai accorto di nulla.
Malgrado tutto credo alla buona fede dei consiglieri di allora e di oggi ma per il prosieguo questi ultimi dovranno dimostrarla prendendo delle decisioni che non lascino pensare all’ennesimo colpo di spugna.
Non c’è altra soluzione che non sia la risoluzione in danno per tutelare gli interessi della comunità. Magari chiedendo al Giudice che, nelle more, venga assegnata temporaneamente la struttura al Comune per renderla disponibile ai cittadini.
Il Comune ha avviato una trattativa con l’Agenzia dello Sport e quest’ultima pone le condizioni per un eventuale accordo: si dice che potrebbe anche rinunciare a circa 287 mila euro di migliorie (fatte con i soldi del mutuo di cui è garante il Comune!), a patto che la comunità si accolli tutti i debiti in essere. Chiede anche un avviamento commerciale! E non c’è nessuno che prenda a pedate questi mascalzoni!
Siamo alla follia pura non so se lucida o incosciente, ma ciò non ha importanza.
Il Comune di Pisticci ha il dovere di tutelare gli interessi di chi ci ha rimesso tantissimo compresi i cittadini.
La politica ha sbagliato, l’Agenzia dello Sport ha frodato, non vedo con quale coraggio oggi si possano trovare accordi per far cadere i debiti sulla comunità.
Si faccia anche attenzione ad evitare altre situazioni poco trasparenti. In futuro un nuovo affidamento senza una gara pubblica potrebbe dare adito all’idea che si voglia avvantaggiare qualcuno. E non si tutelerebbero certo i diritti di chi si è trovato senza lavoro e magari con stipendi non pagati.
Si faccia in modo che il nostro paese non venga ricordato per essere un paese senza memoria e, ancora peggio, senza giustizia.
Rocco Caramuscio – Lista dei Cittadini